Lucchese al Silvio Piola di Novara, che sfida; il colore della Pantera

Lucchese al Silvio Piola di Novara, che sfida; il colore della Pantera

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO C - La seconda giornata di campionato propone alla Lucchese la delicata trasferta di Novara. Al Silvio Piola mister Monaco pare orientato a proporre il 4-3-3. Da verificare anche i progressi della Pantera dopo il rocambolesco 3 a 3 con la Pergolettese.

Sette giorni per capire se questa Lucchese è cresciuta ma anche per intuire se sarà più vicina a quella del primo tempo con la Pergolettese (e sarebbe un guaio) oppure a quella frizzante che nel secondo tempo ha messo alle corde i gialloblu lombardi. Vedremo. Forse come dicevano gli antichi la verità sta nel mezzo. Certo che il test di domenica (ore 17,30) sul campo del blasonatissimo Novara è decisamente probante. Oltretutto Cruciani & C incroceranno la quotata compagine di mister Banchieri scottata da un avvio stagionale negativo: vedi sconfitta a Vercelli ed eliminazione in Coppa Italia a Cittadella. Quindi attenzione e concentrazione per una sfida complicata. E non è il solito modo di dire. Monaco alla fine scioglie i residui dubbi  e pare orientato stavolta ad affidarsi ad un più accorto 4-3-3. Detto che deve rinunciare agli squalificati Benassi, Adamoli e Bartolomei, e con Papini ancora ai box, ecco il probabile undici che calerà sul sintetico del Silvio Piola: Coletta tra i pali; Panariello, De Vito, Solcia e Lo Curto in difesa; Lionetti, Cruciani e Kosovan in mediana; Scalzi e Nannelli a fare da supporto alla punta centrale Bianchi. Il pallone racconta che l’ultima volta della Lucchese a Novara risale al 9 dicembre 2018, la tribolatissima stagione della salvezza di Bisceglie ma anche del terzo fallimento. Fu una gara alquanto strana e dall’andamento particolare. Intorno alla mezz’ora del primo tempo il Novara colpì al cuore la Lucchese con un micidiale uno-due firmato da Ronaldo e Cinaglia. Col doppio svantaggio sul groppone la squadra di Favarin non si disunì ed ebbe il merito di rimanere sempre in partita. Così in un emozionante finale giunsero le reti di Sorrentino all’84esimo e di Bortolussi a due minuti dal novantesimo. Un punto prezioso strappato col carattere per una squadra che di attribuiti ne sfoderò a iosa sino alla fine.