Angelini e Pinchi reinterpretano il linguaggio

Angelini e Pinchi reinterpretano il linguaggio

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Lucca - LUCCA - Inaugurata al piano terra del Lu.C.C.A. Museum la bi personale dei due artisti contemporanei dal titolo "La tensione astratta dei segni" curata da Raffella Salato.

Reinventare il linguaggio attraverso un codice del tutto personale che risponde a esigenze estetiche ed emozionali più che a quelle funzionali. È  questo il gioco “serio” che gli artisti Marco Angelini e Andrea Pinchi si divertono ad affrontare nella bi-personale dal titolo “La tensione astratta dei segni”, a cura di Raffaella Salato, che è stata inaugurata nel Lu.C.C.A Lounge&Underground, il piano terra del Lu.C.C.A. Museum. La mostra, a ingresso libero fino al 18 ottobre 2020, è patrocinata dal Comune di Lucca con il sostegno di Deva Connection. durante la cerimonia d’inaugurazione, a cui erano presenti i due artisti, la curatrice ha illustrato il percorso che ha portato alla realizzazione dell’esposizione.