Strage di Querceta: il ricordo indelebile 45 anni dopo

Strage di Querceta: il ricordo indelebile 45 anni dopo

Redazione

di Redazione

VIAREGGIO - Era l'alba del 22 ottobre del 1975. In un casolare nella campagna di Montiscendi il brigadiere Gianni Mussi e gli appuntati Armando Femiano e Giuseppe Lombardi vennero falciati a colpi di mitra da due banditi della zona, Massimo Battini e Giuseppe Federigi, ricercati per rapine a banche e uffici postali.

Nel 45esimo anniversario di quella che è stata ribattezzata Strage di Querceta, tutte le più alte cariche della provincia di Lucca hanno omaggiato i tre poliziotti uccisi. Nella chiesa di Sant’Antonio  a Viareggio la messa celebrata dall’Arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti. E poi sul luogo della tragedia, nel comune di Pietrasanta, la solenne deposizione di una corona di alloro al monumento i memoria, di recente restaurato e curato dagli studenti del liceo artistico Stagio Stagi.

Accanto a famigliari dei tre poliziotti uccisi, anche Giovan Battista Crisci, il maresciallo sopravvissuto all’attacco, rimasto gravemente ferito dai proiettili sparati tra terroristi, che in seguiti si dichiararo appartenenti a movimenti politici di lotta armata e condannati all’ergastolo. Molti di questi 45 anni Crisci li ha trascorsi a promuovere il ricordo dei tre colleghi e la cultura della legalità nelle scuole.