L’elica e il timone dell’Artiglio restaurati, in mostra al Museo della Marineria

L’elica e il timone dell’Artiglio restaurati, in mostra al Museo della Marineria

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

VIAREGGIO - Recuperati nel 2005 nell'Atlantico, l' elica e del timone dell'Artiglio restaurati da un cantiere viareggino, sono ora collocati nel piazzale antistante il Museo della Marineria

Nel 1983 alcuni subacquei francesi si immergono nelle fredde acque della baia di Quiberon. Sono alla ricerca del relitto di una nave esplosa in aria ed affondata negli anni ‘30, la Florence. Nei suoi pressi, su un fondale poco profondo i subacquei transalpini trovano i resti di un altro scafo. La prima cosa che viene in mente a quei sommozzatori è che possa essere il relitto del mitico Artiglio, affondato il 7 dicembre 1930 proprio mentre stava operando sul Florence. Vengono ritrovati reperti che parlano da soli, compreso un elmo da palombaro molto danneggiato. Conoscendo la storia dell’Artiglio, vennero a Viareggio per incontrare gli eredi di quei mitici palombari toscani. Tra essi Sauro Sodini, figlio di uno dei palombari che più volte si reca in Bretagna. Con i sub francesi, Sauro recupera molto materiale compresa l’elica ed il timone della storica nave, reliquie oggi esposte sia dentro la sede del museo della marineria, che lungo il canale Burlamacca, grazie all’intervento di un cantiere locale che ha completamente provveduto al restauro i due straordinari pezzi storici.
L’emozione di rivedere l’elica e il timone dello scafo dell’Artiglio non ha prezzo. Non si tratta di metalli pregiati, ma di povere cose, oggetti della vita di tutti i giorni che ci parlano di uomini che in passato hanno tracciato una rotta, un solco entro cui ripassare e ritrovarsi per dare un senso all’esistenza umana, cosa non semplice e probabilmente ancora irrisolta.