LUCCA - La denuncia di Sylviane Marchi, nonna di Andrea Bartoli, il giovane che due anni fa ha perso la vita insieme all’amica Federica Campisi travolto da un’auto diretta verso la città.

Da allora Sylviane ha iniziato la sua battaglia per la sicurezza arrivando fino al ministero dei trasporti per chiedere attraversamenti pedonali visibili, dissuasori di velocità e marciapiedi su quella strada maledetta. Lottando contro i passi indietro, come lo strato di asfalto che ha coperto le bande sonore di rallentamento installate in prossimità di quella curva lo scorso dicembre, ad oltre un anno dal giorno dell’incidente.
Ma lottando anche contro il silenzio del Comune di Lucca su piccole e grandi cose: dalla scomparsa del pannello che segnalava le strisce pedonali davanti alla farmacia Martinelli agli interventi “suggeriti” dal ministero dei Trasporti e finora ignorati, come la copertura parziale del fosso Ducaia per ricavare lo spazio necessario a costruire un marciapiede.