FORTE DEI MARMI - Pontile recintato, il sindaco Umberto Buratti si difende dopo le critiche arrivategli anche dall'interno del Partito Democratico.
«Non me la prendo, ma lo trovo
offensivo. Anche nel Pd, il mio partito, alcuni, per fortuna non
molti, sono partiti in quarta con le accuse di discriminazione.
Scambiando per razzismo una vicenda che riguarda solo il decoro
pubblico». Lo dice al Corriere della Sera il sindaco di Forte
dei Marmi, Umberto Buratti, commentando le polemiche seguite
alla sua decisione di recintare l’arenile sotto il pontile dove
solitamente i venditori abusivi cercano riposo all’ombra.
Buratti spiega che la vera destinazione d’uso di quel pezzo
di spiaggia è per le necessità fisiologiche: «una questione di
bisognini». «Invece – spiega – una dirigente del Pd mi ha
scritto dicendo che voglio chiudere la spiaggia a tutti
lasciandola ai Briatore di turno. Quando si parla di immigrati,
in questo caso si ambulanti, nel Pd e in generale a sinistra si
reagisce in modo pavloviano. Siamo prigionieri del politicamente
corretto».
«Se il rispetto delle leggi non basta, aggiungo che qui da
noi il decoro urbano ha un valore anche economico. Ci stiamo
attenti da sempre, perchè altrimenti la gente qui non ci
torna».
Alla deputata di Sel che ha suggerito di installare un
tendone per dare ristoro ai venditori da spiaggia Buratti
risponde: «Bravissima. Mica una razzista come certi sindaci.
Magari potrebbe anche chiedere informazioni su come è fatta
Forte dei Marmi. C’è la spiaggia, c’è la strada e dall’altra
parte c’è una invenzione geniale e secolare che garantisce
ristoro e ombra per tutti. Si chiama pineta».