CALCIO C - La mancata iscrizione della Lucchese al campionato di serie C non ha sorpreso proprio nessuno, salvo i meno attenti e coloro che ancora credono alle favole. Il destino era segnato e scritto da tempo. Può una società essere latitante per mesi e mesi e poi nel giro di pochi giorni risolvere tutto come d'incanto ? Datevi una logica risposta e avrete una triste realtà.
Com’era facile prevedere a nulla è servita la grande impresa della squadra di Favarin sul campo. Una salvezza che rimarrà negli annali per quanto hanno saputo fare questi ragazzi in condizioni di estrema difficoltà. Chiaro che adesso che i giochi sono fatti, pardon non fatti e la Lucchese è fuori dal professionismo per la terza volta in 11 anni, che se non è un record poco ci manca, qualche riflessione va pur fatta. Intanto le responsabilità maggiori incombono sul groppone di dirigenti che ribadiamo ancora non si è ben capito quale sia la loro mission a Lucca. Ma come avviene in questi casi le colpe seppur in misura minore vanno anche a coloro che hanno permesso che la già critica situazione si incancrenisse fino ad oggi. Insomma, pare quasi che come personaggi pirandelliani si sia atteso l’evolversi della vicenda senza provare concretamente a cambiarne il destino. Riflessione amara ma in questo periodo storico a Lucca ci sono grossi problemi per tutto lo sport in generale e non solo per il calcio senza considerare impianti vetusti che avrebbero bisogno di una bella rinfrescata. Ma tant’è.. Pare ormai che lo sport a Lucca, e non solo il calcio, interessi solo a quel manipolo di appassionati che sbattono contro un muro chiamato indifferenza. E non si venga a parlare di crisi e storie varie perchè da altri parti, anche a pochi chilometri da noi, la realtà è ben diversa. Ed ora ? Ora sono cavoli amari come direbbe il vecchio saggio. In queste ore si vocifera di una nuova società che potrebbe ripartire dalla serie D magari acquisendo il titolo sportivo del Ghiviborgo. Nessuna conferma, nessuno smentisce. Fatto sta che dopo la terza caduta rialzarsi sarà ancora più dura. Ma soprattutto sarebbe importante ripartire da basi solide e con gente seria che abbia voglia di investire nello sport. che spesso non genera profitto, almeno subito. Ma questa è un altra storia.