"L'inferno? In fondo è molto simile al paradiso". E' lo stesso Roberto Castello a definire il concetto alla base di "Inferno", lo spettacolo che dallo scorso anno la compagnia Aldes porta in giro per l'Italia e per l'Europa e che è candidato al premio Ubu, il riconoscimento teatrale più importante a livello nazionale.

Più un balletto che una danza l’opera del coreografo torinese di nascita ma lucchese d’adozione, un percorso onirico che racconta senza giudizi morali diversi aspetti della nostra esistenza. E li colloca, appunto, all’inferno. Ma l’inferno alla fine è ciò che spinge a fare ogni sforzo per apparire ogni momento più bravi, più giusti, più belli, che spinge a competere per ottenere gratificazioni morali, sociali, economiche. Di qui l’idea di una tragedia in forma di commedia incentrata sull’invadenza dell’ego.
Roberto Castello ha curato coreografia, regia e progetto video, in collaborazione con Alessandra Moretti. Lo spettacolo, che è già transitato dal Teatro del Giglio di Lucca, andrà in scena nel 2023 oltre che in vari teatri italiani anche in Francia e in Germania.