LUCCA - Entra nel vivo il progetto di restauro della chiesa e della torre campanaria di San Michele. Dopo l'installazione di 12 sensori wireless sul campanile, condotta nei giorni scorsi, che servirà per indagare il comportamento della struttura, il gruppo di lavoro che vede come capofila l'architetto Marco Mei inizia a lavorare sul terreno.

Il prossimo step nell’indagine conoscitiva del campanile di San Michele consiste infatti in un carotaggio di 15 centimetri in piazza per eseguire particolari prove sismiche. La Soprintendenza però ha chiesto di effettuare prima un saggio archeologico di un metro e mezzo di profondità ed è per questo che la parte della piazza più vicina al campanile resterà chiusa fino a metà aprile, proprio per consentire questo tipo di lavori.
Il progetto di restauro di San Michele è stato annunciato nel 2021 e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha messo a disposizione 100mila euro per le prime indagini diagnostiche, ai quali si aggiungeranno altri finanziamenti una volta che saranno individuati gli interventi veri e propri da eseguire.
La prima fase delle indagini riguarda proprio il campanile, alto 42 metri, che custodisce 7 campane duecentesche. Oltre ai sensori nei giorni scorsi sono stati effettuati prelievi per verificare lo stato di salute dei materiali lapidei.