Dal grido dei treni al silenzio della Cassazione: il Mondo che Vorrei mobilitata per la sicurezza ferroviaria

Dal grido dei treni al silenzio della Cassazione: il Mondo che Vorrei mobilitata per la sicurezza ferroviaria

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

VIAREGGIO - Sabato 29 aprile alle 21 in P.zza Dante a Viareggio, davanti alla stazione, il “Mondo che Vorrei” organizza un presidio assemblea per parlare di sicurezza nel trasporto ferroviario e giustizia.

I massimi dirigenti di grandi società legate alle ferrovie sono stati giudicati colpevoli del disastro del 29 giungo che causò 32 morti, unico capo d’imputazione rimasto in piedi dopo 14 anni per il colpo di spugna dato dalla prescrizione sugli altri reati. La Cassazione, organo finale della giustizia italiana, deve ora dare l’ultima sentenza per far incarcerare i colpevoli, sentenza che però tarda ad arrivare. “È stata più celere nel valutare tutto l’intero processo, spiega Marco Piagentini del mondo che vorrei, che questo ultimo e definitivo passaggio, atto a ridimensionare le pene. Ad ottobre, il più alto esponente di FS al momento dei fatti, l’AD Mauro Moretti, colpevole, compirà 70 anni e non sarà dunque più soggetto all’incarcerazione. L’estate è alle porte, ed il rischio che la Cassazione non si esprima per tempo, e non permetta dunque che la giustizia abbia il suo corso naturale, è alto.