LUCCA - Conclusi i lavori di restauro della torre alta 55 metri per un valore di 600 mila euro deciso anche con lo scopo anche di generare nuove risorse economiche da destinare al recupero e alla valorizzazione del complesso monumentale

Apre al pubblico la torre campanaria della Basilica di San Frediano a Lucca. Il campanile, per il quale si è da poco concluso l’intervento di restauro iniziato nel 2019, è alto 55,20 metri e dalle sue 31 aperture è possibile avere una visuale inedita sul centro storico e sul circondario della Piana di Lucca. In passato, alcuni lo hanno considerato “il più bel panorama della città e della campagna lucchese”.
L’intervento è costato circa 600mila euro, coperti dalle finanze della Basilica grazie ai fondi raccolti dai biglietti per l’ingresso in basilica dal 2016 e grazie a prestiti bancari già in essere, con l’aggiunta anche del contributo di 140mila euro concesso dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca. Nel campanile si trova “campana di Santa Zita” del 1223, l’originale e unica superstite di quelle che suonarono miracolosamente il giorno della morte della santa. A portare avanti il progetto un team di persone che hanno fortemente creduto nel suo valore. A partire dal rettore della Basilica di San Frediano e vicario generale dell’Arcidiocesi di Lucca, monsignor Michelangelo Giannotti, da cui negli anni è maturata sempre più l’idea di restaurare la torre campanaria, con lo scopo anche di generare nuove risorse economiche da destinare al recupero e alla valorizzazione del complesso monumentale di San Frediano: scrigno di tesori per la storia dell’arte e luogo di spiritualità tra i più importanti della città.