Sanac, il 2022 anno horribilis

Sanac, il 2022 anno horribilis

Redazione

di Redazione

MASSA - Secondo i dati diramati dalla UILTEC l'azienda avrebbe perso, lo scorso anno, il 40% del fatturato. Secondo i sindacati il Governo deve far ripartire gli orini da Taranto e reinserire l'azienda nella filiera produttiva

Brutte notizie sul versante Sanac, l’azienda leader in Italia nel settore della fabbricazione di refrattari, che è in amministrazione straordinaria dal 2015.

Secondo la quarta relazione trimestrale dell’andamento economico di Sanac trasmessa dai commissari al Governo, nel 2022 il fatturato è crollato di quasi il 40%, le vendite si sono dimezzate rispetto al 2021 e il numero dei dipendenti dello stabilimento di Massa è sceso sotto le 100 unità.

I risultati economici infatti si riflettono su quelli occupazionali perché i commissari registrano su Sanac una forza lavoro complessiva di 302 dipendenti “con un decremento di 6 unità rispetto al trimestre precedente, in cui erano 308”.

A mettere nero su bianco i dati e a fare un’analisi sindacale della vertenza Sanac è Massimo Graziani, segretario di Uiltec.

A Massa al momento ci sono 96 dipendenti, di cui 15 impiegati e si continua a fare ricorso alla Cassa integrazione straordinaria, stabilita fino al 31 ottobre 2023, con pagamento diretto da parte dell’Inps.

Secondo il segretario Graziani per salvare Sanac l’unica soluzione è evitare lo spacchettamento e tenere unito il gruppo.

“Rimane tutto nelle mani del Governo che deve far ripartire gli ordini da Taranto” – afferma Graziani – “Bisogna reinserire Sanac all’interno della filiera italiana dell’acciaio in sinergia diretta con Acciaierie d’Italia”.