Il prezzo del latte al consumatore sale mentre quello per i produttori scende. Un litro viene pagato 2,26 euro nella grande distribuzione mentre agli allevatori vanno solo 51 centesimi, rispetto ai 60 dell’inizio dell’anno. Un calo del 15%. L’allarme arriva da Coldiretti Toscana.

Il prezzo del latte al consumatore sale mentre quello per i produttori scende. Un litro viene pagato 2,26 euro nella grande distribuzione mentre agli allevatori vanno solo 51 centesimi, rispetto ai 60 dell’inizio dell’anno. Un calo del 15%. L’allarme arriva da Coldiretti Toscana. In un anno il prezzo sugli scaffali della grande distribuzione, considerando lo scontrino medio di acquisto a giugno, è aumentato del 6,7% per il latte intero di alta qualità, del 9,5% per il latte fresco e dell’11% per il latte scremato a lunga conservazione secondo l’Osservatorio dei Prezzi del Ministero delle Imprese e de Made in Italy. Prezzo che ha raggiunto, alla cassa, anche i 2,26 euro alla fine di agosto. Situazione opposta nelle stalle dove crescono le difficoltà per gli allevatori a causa dell’esplosione dei costi di produzione, che, dai mangimi all’energia fino al gasolio hanno azzerato i già risicati margini di redditività. L’associazione di categoria – annuncia Coldiretti – è pronta a chiamare in causa la legge sulle pratiche sleali a tutela degli allevatori e dei consumatori segnalando le anomalie all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) del Ministero dell’agricoltura e della sovranità Alimentare.