PIETRASANTA - Sono saliti sul tetto di un capannone in costruzione e, da un’altezza di almeno 12 metri e senza alcuna protezione, hanno minacciato di non andarsene fino a quando non fossero pagati.

È la clamorosa protesta di sette operai egiziani, di una ditta di cartongessi milanese, messa in atto martedì mattina in un cantiere di via Garibaldi, alle porte del centro storico di Pietrasanta. Si tratta del futuro laboratorio-atelier con sala espositiva del celebre artista coreano Park Eun Sun, cittadino onorario.
È stato necessario subito l’intervento dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, ambulanze e Polizia per tenere sotto controllo la situazione. Forte nervosismo e un duro scambio di accuse tra le parti.
I manifestanti – esecutori di lavori in subappalto – rivendicavano mancati pagamenti per circa 30mila euro alla ditta versiliese a sua volta subappaltatrice scelta dall’impresa titolare del cantiere, la Massimo Taddei srl, che contesta invece i lavori male eseguiti.
Un primo intervento di Taddei – impresa titolare del cantiere che ha versato sul posto parte delle somme spettanti – sembrava aver risolto la lite tra i suoi due subappaltatori e convinto gli operai a scendere. Ma invece non è bastato. L’assedio sul tetto, con continue richieste di saldare quanto dovuto, è andato avanti fino alle 14. E’ stato di fatto l’arrivo del sindaco Alberto Giovannetti a spingere, in qualche modo, verso una soluzione: ed è stata sempre la Taddei a rimediare versando altre somme a favore degli operai saliti sul tetto. Una difficile controversia tutta tra subappaltatori – chiusa per fortuna senza feriti – dalla quale sia Taddei che Park Eun Sun si dichiarano estranei.