Carrara, M5S verso la maggioranza: prove di intesa col Pd

Carrara, M5S verso la maggioranza: prove di intesa col Pd

Redazione

di Redazione

CARRARA - Manovre in corso fuori e dentro palazzo civico superato il giro di boa di metà mandato dell'amministrazione Arrighi. L'ex vice sindaco grillino Martinelli potrebbe tornare in giunta. Sullo sfondo il dialogo tra Pd e M5S in vista delle elezioni regionali

La voce circola da giorni e prende sempre più consistenza: il Movimento 5 Stelle potrebbe entrare nella maggioranza che sostiene la sindaca Serena Arrighi. Un’ipotesi che, se si concretizzasse, avrebbe conseguenze politiche non solo per Carrara, ma anche sul piano regionale.

Un’alleanza tra PD e M5S in città, dove le due forze si sono fronteggiate per anni con toni anche duri, rappresenterebbe una svolta significativa. E proprio per questo l’eventualità che oggi si possa costruire una convergenza non solo sorprende, ma fa discutere. Ma più che un’iniziativa nata dal basso, sembra configurarsi come una mossa che si inserisce in un quadro politico più ampio, con il probabile via libera dei livelli regionali dei due partiti. Un’intesa, dunque, che maturerebbe parallelamente al dialogo in corso in Toscana in vista delle prossime elezioni regionali, previste prima delle amministrative del 2027 a Carrara.

Al centro delle indiscrezioni, in particolare, ci sono due nomi: Matteo Martinelli, attualmente consigliere comunale del M5S ed ex vicesindaco nella giunta De Pasquale, che potrebbe entrare in giunta e Lara Benfatto, attualmente assessora con delega allo Sport che uscirebbe dalla giunta per liberare un posto. Ma il possibile riassetto sembrerebbe coinvolgere l’intero Movimento, aprendo le porte a un ingresso strutturato in maggioranza.

Interpellati telefonicamente, né dalla maggioranza né dai diretti interessato arrivano conferme o smentite ufficiali. Un silenzio che, più che spegnere le voci, contribuisce ad alimentare il clima di attesa e fermento.

Il momento è delicato. L’amministrazione è impegnata su fronti strategici, fra tutti i cantieri PNRR, il waterfront e il Canal del Rio. Interventi che richiedono coesione e una governance stabile. In un quadro così complesso, l’operazione suonerebbe come un modo per rafforzare la tenuta dell’esecutivo e dare forma a un’alleanza solida che possa muoversi a più livelli.

Intanto, in città cresce la curiosità. Le voci si rincorrono, le trattative, sembrerebbero proseguire sottotraccia, ma il fermento è evidente. E la sensazione diffusa è che qualcosa stia davvero cambiando.