CARRARA - Folla a Miseglia per i funerali del 59enne morto il 28 aprile in un tragico incidente sul lavoro in cava. Oggi lutto cittadino e sciopero di quattro ore in segno di vicinanza alla famiglia. Questa mattina aperto in Prefettura il tavolo sulla sicurezza

Un forte applauso e le note di Bella Ciao hanno accompagnato l’ultimo saluto a Paolo Lambruschi, il lavoratore morto lunedì 28 aprile a 59 anni in un drammatico incidente in cava nella zona di Fantiscritti. La piccola chiesa di Miseglia, il paese di “Paolone” come tutti lo chiamavano, non è bastata a contenere la folla commossa di famigliari e amici che si sono stretti insieme per i funerali. Con loro anche tanti cavatori che nel pomeriggio per quattro ore si sono fermati: uno sciopero proclamato in tutti i bacini marmiferi da Cgil, Cisl e Uil in segno di vicinanza
Una giornata di lutto cittadino proclamato dalla sindaca Serena Arrighi presenti alle esequie insieme i numerosi assessori per portare il cordoglio alla famiglia di Lambruschi. Non solo un lavoratore, ma anche uomo di sport, di impegno civile nell’Avis e anche di fede, come ha ricordato il parroco.
Proprio nel giorno dei funerali di Lambruschi – la seconda vittima sul lavoro a Carrara nel 2025 – si è riunito in Prefettura il tavolo istituzionale sulla sicurezza nel distretto lapideo, richiesto a gran voce dai sindacati per aggiornare il protocollo firmato nel 2022 e rinnovato fino al 2026. Istituzioni e parti sociali hanno concordato di attivare una cabina di regia tecnica che favorisca il rispetto delle norme che già ci sono, affinché nessuno debba più piangere una perdita come oggi ha fatto con rispetto e compostezza la comunità di Miseglia.