MASSA - Il caso denunciato dall'ex candidato sindaco Marzo Lenzoni, infermiere di Pontremoli, rischia di finire sul tavolo del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. L'uomo e la famiglia fatti scendere dal controllore perché il biglietto era stato emesso per il treno successivo

La sua storia ha fatto il giro del web ed è arrivata negli studi televisivi e adesso Marco Lenzoni, infermiere di Pontremoli – ex candidato sindaco con la lista Massa Insorge – denunciato per interruzione di pubblico servizio mentre si trovava alla stazione di Reggio Emilia, è pronto a portare avanti una battaglia legale.
I fatti risalgono al 16 maggio quando, di rientro dall’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, Marco Lenzoni, suo figlio di 10 anni e la moglie, sono stati invitati dal “servizio clienti” di Trenitalia a scendere dal treno perché in possesso di un biglietto emesso per il treno successivo.
Al rifiuto della famiglia, che ha spiegato la situazione e avvisato che il figlio ha una disabilità del 100% per problemi metabolici, il signore ha chiamato la Polizia che li ha accompagnati in questura per redigere un verbale di denuncia per interruzione di pubblico servizio, perché il treno è rimasto fermo circa un’ora.
Grazie all’interesse della stampa, il deputato Riccardo Ricciardi ha espresso solidarietà alla famiglia Lenzoni, annunciando anche un’interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini che, a sua volta, ha richiesto a Trenitalia informazioni dettagliate sull’accaduto, dichiarandosi disponibile a incontrare sia la famiglia che il personale coinvolto. La problematica sembrerebbe legata al sistema di prenotazione obbligatoria sui treni regionali introdotto dal Governo Conte del 2020 in risposta alla crisi sanitaria.