Carrara - Inizialmente il porto di destinazione doveva essere Civitavecchia ma poi il governo ha cambiato idea e optato per Marina di Carrara, una decisione criticata dalla stessa Ong.

A distanza di una settimana dall’ultimo sbarco, si rimette in moto la macchina dell’accoglienza di Carrara, pronta a ricevere i 190 migranti, tra cui donne e bambini, che arriveranno nel porto apuano domenica 11 maggio alle 21.
Ancora una volta il porto assegnato dista quasi mille chilometri dal punto di partenza della nave Sea Watch 5, una decisione che fa discutere il personale della Ong che ha scritto su un noto social media “Far soffrire le persone e tenerci lontani da chi ha bisogno sembra il loro unico scopo”.
Inizialmente il porto di destinazione doveva essere Civitavecchia che dista 240 chilometri da Marina di Carrara e diverse ore di navigazione che si aggiungono all’estenuante viaggio già vissuto dalle persone a bordo.
L’operazione della Ong è frutto di due interventi effettuati nel mediterraneo orientale: il primo ha recuperato 56 persone che viaggiavano su un barchino in vetroresina, poco prima dell’alba il giorno 8 maggio. Il secondo ha riguardato un’altra imbarcazione in difficoltà, con a bordo 134 persone.
Per la Sea Watch 5 sarà questa la seconda volta nel porto di Marina di Carrara dopo che vi era già approdata il 28 dicembre del 2023 con 119 migranti a bordo. Complessivamente invece per lo scalo apuano il prossimo sarà il 17esimo sbarco, il terzo del 2025 e il conteggio totale delle persone sbarcate a Carrara salirà a 2.140.