Viareggio - L’imprenditrice balneare si è recata in Procura e ha raccontato la sua versione di quanto accaduto la notte dell’8 settembre. Adesso si attende la formalizzazione del rinvio a giudizio.

Nessuna intenzione di uccidere, tanta paura e un un tentativo finito in tragedia di recuperare la borsa rubata. Sabato 24 maggio Cinzia Dal Pino avrebbe ricostruito più o meno così davanti alla pm Sara Polino quanto accaduto lo scorso 8 settembre in via Coppino. Quella notte, su un marciapiede della Darsena, Nourdine Mezgoui fu investito 4 volte dal suv guidato da Dal Pino, come documentato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Il 52enne marocchino, senza fissa dimora, aveva derubato della borsa l’imprenditrice balneare che lo aveva seguito, investito e, recuperati i suoi averi, si era allontanata, senza dare l’allarme. Dopo l’interrogatorio di Dal Pino, reso su istanza della difesa guidata dal professor avvocato Enrico Marzaduri, adesso il Pubblico Ministero procederà alla richiesta di rinvio a giudizio, andando a formalizzare i capi di accusa. Potrebbero essere gli stessi, ma non è scontato che lo siano, contenuti nell’avviso di chiusura delle indagini, notificato lo scorso 24 aprile. Vale a dire: omicidio volontario con le aggravanti della crudeltà, dei futili motivi, del ricorso a un mezzo insidioso, ovvero l’auto e della minorata difesa perché la vittima fu investita di notte alle spalle mentre camminava a piedi. Dopo la formalizzazione del rinvio a giudizio, il Gip procederà a convocare l’udienza preliminare, che potrebbe essere fissata entro il mese di giugno.