FIRENZE - Aperta la Camera di Consiglio per il sesto grado di giudizio sulla strage ferroviaria di Viareggio, costata la vita a 32 persone. Alle 16 attesa la sentenza. Intanto Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia e unico condannato che sta scontando la pena, è già uscito dal carcere

A quasi 16 anni dalla tragica notte del 29 giugno 2009 – quando l’esplosione di un vagone cisterna carico di gpl devastò via Ponchielli provocando 32 morti e numerosi feriti – si apre a Firenze il processo di Appello-ter. I giudici sono chiamati a ridefinire le pene per 12 imputati, già giudicati colpevoli e condannati. La sentenza potrebbe arrivare già in giornata, ma probabilmente neppure stavolta sarà definitiva: i legali degli imputati – tra cui Mauro Moretti (ex ad di FS) e Michele Mario Elia (ex ad di RFI) – sono pronti a fare ricorso di nuovo in Cassazione. Sarebbe il settimo grado di giudizio.
Fuori dal Palazzo di giustizia di Firenze l’attesa dei famigliari delle vittime ma anche l’amarezza per i tempi infiniti della giustizia italiana. Intanto Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia condannato a gennaio 2024 in via definitiva in Cassazione bis ad una pena di 4 anni e due mesi, è già uscito dal carcere di Rebibbia: ha chiesto e ottenuto infatti le misure alternative al carcere ed è stato affidato ai lavori socialmente utili.