VIAREGGIO - Lo storico cantiere viareggino ha celebrato il traguardo dei due secoli di attività ininterrotta. Orgoglio, passione e commozione nelle parole del patron Fulvio Codecasa che ha ricordato gli armatori più celebri e gli aneddoti legati agli yacht più iconici della flotta

Due secoli di storia, tradizione e innovazione: il Cantiere Codecasa di Viareggio ha festeggiato venerdì pomeriggio i suoi 200 anni di attività ininterrotta nel contesto del Viareggio Yachting Destination Events, appuntamento di prestigio per il settore nautico.
A guidare la celebrazione è stato Fulvio Codecasa, presidente del cantiere, che ha ripercorso i momenti salienti della lunga trasformazione dell’azienda, nata come officina navale per pescherecci. Oggi è simbolo dell’eccellenza italiana nella costruzione di yacht di lusso.
Nel suo intervento, Fulvio Codecasa con i suoi familiari, compresi quelli di terza generazione, ha condiviso aneddoti legati agli armatori più celebri che hanno scelto le sue imbarcazioni, tra cui Gianni Agnelli, Dolce e Gabbana, Armani, Leonardo Del Vecchio e molti altri . Ricordi vivaci e spesso ironici, che hanno fatto emergere non solo l’evoluzione stilistica e tecnica degli yacht, ma anche il lato umano delle relazioni nate intorno a queste imbarcazioni straordinarie.
Il momento più toccante è stato il ricordo del triste destino della barca realizzata dal cantiere per il magnate Mohamed Al-Fayed. Su quella barca, infatti, Dodi e la principessa Diana trascorsero insieme le ultime ore felici prima del tragico incidente d’auto a Parigi che pose fine alle loro vite nell’agosto del 1997.
Oggi il Cantiere Codecasa guarda avanti, con nuovi progetti all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, senza dimenticare una tradizione che ha saputo navigare due secoli di cambiamenti, rimanendo sempre fedele al proprio DNA.