CAPANNORI - Il presidente Fortini: “E’ una notizia positiva per tutti sapere che nell’area dove RetiAmbiente propone il polo impiantistico del riciclo dei prodotti assorbenti e del tessile non vi sia alcun rifiuto interrato".
“Non ci sono rifiuti interrati nell’area di Salanetti, dove dovrebbe nascere il polo impiantistico del riciclo dei prodotti assorbenti e del tessile”. Ad affermarlo è RetiAmbiente.
“Alcuni mesi fa – prosegue la nota -, due cittadini avevano denunciato alla Conferenza dei Servizi la presenza di rifiuti interrati nella zona interessata dal progetto di ampliamento e ristrutturazione di un capannone da parte di Retiambiente. Al netto dei controlli tecnici che già erano stato effettuati, era stato richiesto di fare ulteriori accertamenti, non limitandoli soltanto alla zona in cui sorgerà l’impianto di riciclo del tessile e quello dei prodotti assorbenti, ma allargando l’indagine anche alle superfici esterne adiacenti. L’operazione di indagine è stata svolta con il georadar ‘Geostudi Astier srl’, società del settore, in modo da assolvere alla richiesta ricevuta in Conferenza dei Servizi, ed ha dato esito negativo sul ritrovamento di rifiuti interrati, confermando quanto già emerso”.
“E’ una notizia positiva per tutti sapere che nell’area dove Retiambiente propone il polo impiantistico non vi sia alcun rifiuto interrato – ha commentato il presidente di Retiambiente, Daniele Fortini –. Non siamo sorpresi e tuttavia ulteriormente confortati dal fatto che nell’area non c’è nessuna contaminazione. Esattamente come era emerso dalle analisi condotte da Retiambiente prima di interessarsi all’immobile, l’area è libera da rifiuti sottoterra. Come proponente, seguiamo l’iter autorizzativo del polo impiantistico di riciclo dei prodotti assorbenti e del tessile da vicino, e ovviamente siamo soddisfatti dalla mole degli approfondimenti fatti, perché utili a fugare ogni dubbio e a consentire la realizzazione di un progetto che guarda al futuro, dando la possibilità ai nostri territori di riciclare quello che oggi non si ricicla, e che quindi pesa molto sulla bolletta, visto che i costi di smaltimento dell’indifferenziato aumentano ogni anno. Come azienda e come tecnici della materia, siamo a supporto dei Comuni per fornire approfondimenti e ulteriori informazioni”.