BASKET B DONNE - Bella vittoria delle biancorosse che vincono (47-59) sul campo di Rogoredo contro la Milano Stars. Pesa però in modo decisivo il +15 a favore delle milanesi maturato nel match di andata al Palatagliate. Partita impeccabile delle ragazze di coach Ferretti cui è mancato davvero poco per approdare alla finale per la serie A2. Ora è già futuro con l'obiettivo di riprovarci.

Uscire sì… ma a testa alta, anzi di più. Uscire e tornare a casa con la convinzione di averci provato fino in fondo ma anche con qualche rimpianto di troppo per quella sciagurata gara di andata al Palatagliate persa male e con eccessivo divario. Le Mura Spring nella sua versione migliore fa tremare i muri del palestrone di Rogoredo, impianto non all’altezza per una semifinale playoff, e sfiora l’impresa che sarebbe stata davvero leggendaria. Eppure qui di leggendario alla fine ci sono solo tre punti di differenza, un canestro dalla lunga distanza, a separare Milano Stars che vola in finale da un Le Mura Spring che ha avuto il torto di sopravvalutare le avversarie e di non credere di più nella propria forza. Stavolta la gara di ritorno è tutt’altra musica. Michelotti & C. scendono in campo determinate e cattive con la forza di chi non ha nulla da perdere se non già quello lasciato per strada. Ne sortisce una partita bella e ben giocata dalle biancorosse che allungano in modo perentorio nel secondo quarto e vanno all’intervallo lungo sul 22 a 34, ovvero +12 e quasi colmato il divario del match di andata. Milano trema: Bestagno e Savini sono ben controllate e solo la Vujovic tiene a galla le lombarde. Prima la squadra di coach Fassina prova a ricucire ma le Spring, trascinate dalla solita Paulsson e da Titta Maffei, scappano di nuovo. A 1′ dalla sirena Lucca va sul +14 e il sogno può diventare realtà. Bestagno, Dall’Orto e i tiri liberi cristallizzano però il punteggio sul 47 a 59 che non basta. Lucca chiude con orgoglio una stagione da protagonista e del resto come scriveva un certo Gabriel Garcia Marquez “Non piangere perchè è finito, sorridi perchè è accaduto”.