Lucca, l’arcivescovo Paolo Giulietti: “Mi vergogno di essere italiano”

Lucca, l’arcivescovo Paolo Giulietti: “Mi vergogno di essere italiano”

Redazione

di Redazione

LUCCA - L'attacco al Ministero degli Esteri e la Farnesina. Motivo? Aver impedito ai genitori del nuovo prete Antony Shehan, l'arrivo in Italia per il sacerdozio del figlio: "Ti chiedo scusa, carissimo Anthony".

“Oggi mi vergogno di essere italiano”. Sono le parole nette e dure pronunciate dall’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti contro la decisione della Farnesina di negare il visto turistico ai genitori di Antony Shehan, originario dello Sri Lanka, e ordinato prete della diocesi lucchese insieme ad Angelo Ferrera, e assieme al religioso fra’ Martino Chiaramonte. Ed è stata proprio l’omelia per l’ordinazione dei tre religiosi nella cattedrale di San Martino l’occasione in cui Giulietti ha voluto manifestazione tutto il proprio disappunto per l’accaduto, annunciando anche che invierà un messaggio al ministero degli esteri italiano e all’ambasciata italiana in Sri Lanka.

«Ti chiedo scusa, carissimo Anthony, perché ai tuoi genitori è stato impedito di essere oggi qui con te” ha affermato l’arcivescovo lucchese. “Un grande paese come il nostro – ha proseguito Giulietti -, faro di civiltà e umanesimo, si è mostrato prigioniero delle proprie paure. Fino al punto di negare un visto a un papà e una mamma, che volevano partecipare all’ordinazione del figlio”.

Parole che sono arrivate alle oltre mille persone presenti, giunte in cattedrale per assistere alle prime ordinazioni a distanza di alcuni anni. L’ultima infatti risaliva al 2021, quando ne fu ordinato uno. Al momento i preti della diocesi lucchese sono 125.