PUGILATO - Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto per la Pugilistica Lucchese al Torneo A. Mura ? Chissà. I maestri Giulio Monselesan e Ivo Fancelli sono saliti a Mondovì per il prestigioso evento a livello nazionale con quattro atleti e alterne fortune. Vittoria di Gleon Losha, argento di Fernando Warnakulasuriya e solo bronzo per David Lorandi che partiva favorito, Subito fuori invece Anna Amata Bertone.
La prima a salire sul ring del Mura venerdì 6 giugno è stata la 46kg under17 Anna Amata Bertone, trovatasi subito di fronte alla più esperta Melita Michela Riviera (Boxe Grugliasco Domenico Scorda), che si è infine aggiudicata meritatamente l’incontro. Nella stessa giornata è stata la volta del 42kg under15 Gleon Losha, impegnato subito nella finale della propria categoria contro Cosimo Pacifico (Cuore e Fuoco Boxe Gymnasium). Vittoria fulminante di Losha, che ha fatto fermare l’avversario grazie ai due conteggi da lui subiti nel corso della prima ripresa, e che ha così conquistato il suo primo importante trofeo a livello nazionale. Partenza rimandata al sabato 7 giugno per Luvie Fernando Warnakulasuriya, 46kg under17, che si è imposto nella combattuta semifinale contro Thomas Lido (Phoenix Gym). Il giovane pugile lucchese non è però riuscito a ripetersi nella finale disputata il giorno seguente contro Arturo Maltoni (Se.Sa Boxing Group Porto Torres), e si è dovuto accontentare dell’argento. Non è mancata anche in questo caso la grinta che contraddistingue Warnakulasuriya, ma la solo forza di volontà non è bastata contro un avversario tecnicamente superiore e ben attento a sfruttare ogni piccola distrazione. Nota più amara della trasferta è stata certamente la sconfitta in semifinale del 57kg under17 David Lorandi, subita per mano di Andrea Balzarotti (Pugilistica Vicentina). Accreditato come papabile campione del torneo, Lorandi è invece stato sconfitto con verdetto non unanime per 3 a 2, complici i due richiami ufficiali da lui subiti. Nonostante l’ottima gestione dell’incontro, che sembrava andare verso una vittoria nettissima, il livornese trapiantato a Lucca ha però peccato in ingenuità, venendo richiamato per aver schivato con la testa troppo bassa, e quindi pericolosa.