Viareggio - I finanzieri del Comando Provinciale di Lucca hanno effettuato un ulteriore ingentissimo sequestro di prodotti da fumo, a conferma di questa nuova forma di contrabbando che vede l’immissione in commercio, fuori dai canali ufficiali, di sigarette elettroniche, cartine e filtri.

Dopo lunghe indagini, scattate al seguito del sequestro di oltre 100 milioni di prodotti da fumo di contrabbando all’interno di tre magazzini situati nel territorio versiliese, i finanzieri del gruppo di Viareggio del comando provinciale lucchese sono riusciti ad identificare i fornitori dei prodotti, monitorandone le basi di appoggio ed i depositi di stoccaggio situati tra Napoli e Roma.
In tale contesto, dopo settimane di indagini, le Fiamme Gialle sono riuscite ad individuare sia le società fornitrici che la ditta incaricata del trasporto, con compiti di distribuzioni in tutta Italia, una vera e propria organizzazione di contrabbando 2.0.
Nel corso delle operazioni è stato anche fermato e sottoposto a controllo un furgone che stava uscendo da una delle sedi monitorate, e che è risultato trasportare un carico di merce pronto per essere consegnato ad alcuni rivenditori autorizzati che, grazie a documentazione di accompagnamento falsa, avrebbero potuto giustificare sia il trasporto che l’acquisto, creando pertanto un duplice danno per l’Erario in termini di costi falsamente sostenuti e imposta di consumo totalmente evasa.
L’operazione delle Fiamme Gialle ha consentito, nel corso di due distinti interventi di sottoporre a sequestro complessivamente oltre 700 milioni di sigarette elettroniche e prodotti accessori al fumo pari ad un valore di circa 17 milioni di euro con conseguente imposta evasa superiore ai 5 milioni di euro.
Al momento sono stati segnalati alla Procura lucchese 6 soggetti italiani, residenti nelle province di Lucca, Napoli e Roma, tutti coinvolti a vario titolo nel reato di contrabbando e di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui tabacchi lavorati.