Porto, marcia indietro sul passaggio alla gestione toscana

Porto, marcia indietro sul passaggio alla gestione toscana

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

Carrara - Il deputato della Lega Andrea Barabotti annuncia un ordine del giorno a sostegno dello sviluppo dello scalo di Marina di Carrara. E intanto “congela” la sua proposta per il passaggio dalla gestione ligure a quella toscana, che aveva incassato il si bipartisan del consiglio regionale e il sostegno di Giani.

Una scelta ponderata tra l’autorità toscana e quella ligure; l’apertura di un tavolo tecnico tra consiglio superiore dei lavori pubblici, autorità di sistema, ministero e comuni sul piano regolatore portuale e ancora una forte accelerazione agli interventi di dragaggio e ripascimento, all’installazione del travel lift e sempre sul fronte delle infrastrutture apuane al raddoppio della ferrovia pontremolese. Sono i 5 punti al centro dell’ordine del giorno che l’onorevole leghista Andrea Barabotti porterà all’attenzione del Parlamento. L’esponente del Carroccio annuncia così il “congelamento” del suo emendamento per portare lo scalo marinello dalla gestione ligure a quella toscana, che aveva incassato nei mesi scorsi il si unanime del consiglio regionale e il sostegno del governatore Giani. Una marcia indietro che arriva a seguito della bocciatura dei terminalisti del porto di Marina di Carrara che settimana scorsa avevano apertamente dichiarato di voler restare sotto l’autorità ligure. Sul tema era intervenuta anche la sindaca di Carrara Serena Arrghi, spiegando che la priorità è il piano regolatore e che a decidere sulla giurisdizione deve essere il territorio.