Quasi 300 partecipanti al motoraduno “Pulce e Scarburato”

Quasi 300 partecipanti al motoraduno “Pulce e Scarburato”

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Viareggio - Una delle edizioni più partecipate di sempre quella del sedicesimo raduno organizzato dal motogruppo Tartarughe Lente in memoria dei due bikers morti nella strage del 29 giugno.

 

Il rombo dei motori per onorare, per la sedicesima volta, la memoria di Pulce e Scarburato, i bikers membri del motogruppo Tartarughe Lente morti nella tragedia della stazione di Viareggio del 29 giugno.

Sono stati quasi 300 quest’anno gli aderenti al tradizionale motoraduno che il gruppo organizza ogni anno dal giorno della strage, una delle edizioni più partecipate di sempre, con motociclisti provenienti un po’ da tutta Italia che hanno risposto “presente” all’appello del presidente Giuliano Bandoni, una delle figure più rappresentative dell’impegno di mantenere viva la memoria della strage.

Anche per questa edizione, il ricavato dell’iscrizione è stato devoluto al progetto dedicato alle scuole e agli alunni con difficoltà di apprendimento.

Appuntamento in piazza D’Azeglio dove le moto hanno sostato in attesa del via dietro lo striscione con i volti delle vittime, da dove il lungo corteo ha preso le mosse per un giro della Versilia.

Ma la tappa sicuramente più carica di significato è stata quella alla Casina dei Ricordi, gestita proprio dalle tartarughe lente dove c’è stato il ringraziamento da parte dei familiari delle vittime e dove Bandoni, insieme a Claudio Menichetti, ha aggiunto la patch di questo motoraduno alle altre all’interno della parete della Casina.

Nell’invitare tutti i presenti al corteo del 29, Bandoni ha annunciato che quest’anno, per la prima volta, la bandiera non sarà issata a mezz’asta ma completamente, a simboleggiare la giustizia che, in parte, il processo ha portato con l’individuazione e la condanna dei colpevoli.