Sfida Armani-Santanchè per prendersi la Capannina

Sfida Armani-Santanchè per prendersi la Capannina

Federico Conti

di Federico Conti

FORTE DEI MARMI - Sul tavolo della famiglia Guidi non solo la proposta (da 12 milioni) del re della moda italiana. Prende quota la cordata di imprenditori guidata da Giorgio Jannone, fresco di nomina in Visibilia da Daniela Santanchè orfana del Twiga

Si avvicina la svolta per il futuro della Capannina di Franceschi e della Bussola di Focette. Il passaggio di proprietà dei due locali simbolo della Versilia sembra ormai imminente. Due le offerte arrivate sul tavolo della famiglia Guidi per rilevare i due “templi” della musica e della nightlife italiana a otto mesi dalla morte di Gherardo, patron indiscusso negli ultimi 50 anni.

La prima e più chiacchierata è quella di Giorgio Armani. Il re della moda italiana, che proprio in Capannina nel 1966 incontrò Sergio Galeotti (quello che pochi anni dopo sarebbe diventato il compagno e co-fondatore dell’impero del lusso) sarebbe vicino a chiudere l’acquisto per una cifra intorno 12 milioni di euro. Sull’accordo ci sarebbe già la prima firma, secondo fonti sentite dalla rivista di settore Fashion Magazine.

Affare fatto dunque? Non proprio. Di fronte a queste indiscrezioni, che in Versilia si rincorrono da mesi, è venuto allo scoperto in queste ore l’ex deputato bergamasco Giorgio Jannone Cortesi, alla guida di una cordata di imprenditori italiani e stranieri pronti ad acquisire la Capannina e la Bussola. Si tratta dei “principali operatori del settore termale e del benessere al livello nazionale e internazionale”.

“Abbiamo da tempo formalizzato il nostro interesse, subordinato all’esito di una due diligence. Allo stato” – ha affermato l’ex parlamentare sui social – “la proprietà della Capannina di Franceschi, con la quale abbiamo costanti interlocuzioni attraverso i legali incaricati della trattativa, non ha comunicato alla nostra società alcun closing con il gruppo di Giorgio Armani o altri competitors.”

Dunque, la partita è aperta o forse addirittura ai tempi supplementari come lascia intendere il coming out di Giorgio Jannone, il cui profilo è sempre più legato alla Versilia. Già numero uno delle cartiere Pigna, lo scorso febbraio è stato chiamato nel Cda di Visibilia, la società editrice di Daniela Santanchè rimasta orfana da pochi mesi del celeberrimo Twiga passato in mano a Leonardo Del Vecchio. E chissà se lei stessa, come si vocifera da qualche tempo, non sia rimasta con la voglia di investire ancora nel settore dell’intrattenimento e della notte, pronta così riprendersi un ruolo sul palco del locale più antico d’Italia.