MOLAZZANA - Nel paese natio delle Crisciolette, un progetto del GAL montagna appennino ha consentito all'ASR Cascio di recuperare terreni abbandonati per coltivarvi grani antichi. Gli stessi cereali che sono poi stati battuti con macchinari d'epoca davanti ad una piccola folla incuriosita

La battitura dei grani antichi utilizzando macchine d’epoca, a Cascio si è trasformata in un evento che ha coinvolto tante persone.
Grazie ad un progetto con il GAL montagna appennino, l’associazione sportiva ricreativa Cascio ha recuperato terreni abbandonati per renderli di nuovo produttivi come lo erano nel passato.
Grano, farro, segale, mais, fagioli, patate. Queste le coltivazioni realizzate, ma su tutte troneggia il grano, che a Cascio vuol dire Crisciolette, visto che qui, da oltre 50 anni si organizza un’importante sagra di successo nell’ultimo week-end di luglio e il primo fine settimana di agosto.
A rendere la giornata emozionante, il recupero di una macchina per battere il grano del 1949. Questa era stata acquistata da Luciano Bacci poco prima che venisse improvvisamente a mancare. Così, i suoi amici l’hanno recuperata e resa funzionante e la famiglia l’ha messa disposizione della comunità.
Al taglio del nastro, oltre ad un’ampia rappresentativa della comunità anche la sorella, la moglie e il figlio di Luciano Bacci.