LUCCA - Il giovane corridore lucchese è stato battuto in volata da Francesco Dell'Olio. In settimana qualche problema fisico ne aveva rallentato la preparazione ma il promettente corridore dell'Iperfinish è stato protagonista e ha dato dato battaglia. Unico errore: forse è partito troppo presto nella volata finale. Intanto è secondo nelle classifiche nazionali.

Ancora una bella prova di Edoardo Agnini nella classica “La Stella di Vinci” gara riservata alla categoria Allievi. 130 i corridori al via tra i quali anche la squadra dell’US Montecarlo del DS Sauro Bertoncini. Bella giornata di sole in una mattinata che sono 82 i chilometri da sciropparsi dalla partenza di Mastromarco, luogo iconico del ciclismo italiano visto che da qui sono passati alcuni mammasantissima del pedale italico. La corsa è subito vivace e prevede la doppia scalata di Poggio Tempesti a creare la giusta selezione che infatti non manca. Attacchi rintuzzati dal plotone fino all’azione decisiva che vede sganciarsi prima un gruppetto di nove che poi si riduce di due unità. Tra i magnifici sette c’è anche Edoardo Agnini che nonostante qualche acciacco fisico dimostra di aver ritrovato una splendida condizione di forma. Forse il giovane corridore lucchese commette l’errore di partire troppo presto nella volata che tuttavia Francesco Dell’Olio (Pirata Vangi) vince in modo netto. Sul terzo gradino del podio finisce Lorenzo Ferraro della Work Service. Grazie a questo ennesimo brillante risultato Agnini sale al secondo posto nella graduatoria nazionale Allievi con 72 punti alle spalle del fortissimo marchigiano Tommaso Cingolani. Cinque vittorie (cui ne va aggiunta anche una in pista) sette volte secondo e tre terzi posti a suggellare una stagione magnifica che non è finita qui. Adesso ci saranno due settimane di sosta prima del classico Trofeo Carlo Alberto Pellegrini a Marginone nel giorno di ferragosto dove Agnini cercherà di sfatare l’antico adagio di “Nemo Profeta in Patria”. Ma nel finale di stagione incombono altri appuntamenti ghiotti come la Coppa d’Oro e il Liberazione. La sensazione, e non solo quella, è che ci sarà ancora da divertirsi.