LUCCA - Presentato il cartellone per la prossima stagione. Si comincia il 14 novembre. Ci saranno anche Giuliana De Sio, Carolina Rosi e Salvo Ficarra.
Prenderà il via a metà del mese di novembre la Stagione di Prosa realizzata dal Teatro del Giglio Giacomo Puccini con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus. Il cartellone, composto da otto titoli per un totale di ventiquattro recite, propone al pubblico un’offerta teatrale ricca e variegata, che vedrà alternarsi sul palcoscenico lucchese autori, attori e compagnie di primo piano nel panorama nazionale. La selezione degli spettacoli spazia dai grandi classici della drammaturgia alle voci più contemporanee, offrendo così un percorso intrigante e articolato tra generi, linguaggi e visioni del mondo.
Questa nuova stagione nasce dal dialogo costante con il pubblico, reso sempre più intenso grazie anche agli incontri con gli abbonati, un confronto che si è rivelato particolarmente fruttuoso e stimolante. Le migliaia di presenze registrate nella passata Stagione di Prosa, sia agli spettacoli che agli eventi collaterali, confermano non solo l’interesse per la proposta artistica, ma anche il desiderio di vivere il teatro come esperienza condivisa e occasione di approfondimento culturale.
Un ruolo importante in questo senso è svolto dagli incontri con gli attori, realizzati grazie al prezioso contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca: momenti di confronto diretto che amplificano l’esperienza teatrale, trasformando la visione dello spettacolo in un’opportunità di riflessione più ampia sul senso e sul ruolo del teatro nelle nostre vite e nel nostro presente. Un teatro, quindi, non solo da guardare, ma da vivere e da interrogare, capace di generare pensiero, emozione e partecipazione.
Sarà Elio, diretto da Giorgio Gallione, ad aprire a metà novembre (venerdì 14 e sabato 15 ore 21, domenica 16 ore 16) il cartellone di Prosa 2025-2026 con Quando un musicista ride. Elio e la sua band di giovanissimi virtuosi si divertono ad esplorare e reinventare quell’immenso repertorio seriamente comico ai confini tra canto e disincanto che, soprattutto intorno agli anni Sessanta, ha percorso la musica, la canzone, il cabaret ed il teatro italiano.
Dal romanzo di Luigi Pirandello, Geppy Gleijeses porta in scena Il fu Mattia Pascal (sabato 13 ore 21 e domenica 14 dicembre ore 16 e ore 21) nel libero adattamento firmato con Marco Tullio Giordana. Nel romanzo seminale di Pirandello le vicissitudini di Mattia Pascal e del suo specchio Adriano Meis sono il contrario della noia: tanti sono i colpi di scena e lo spazio/tempo dove si consumano continue sovrapposizioni da suggerire, nella riduzione per la scena, una chiave non realistica, inducendo la macchina teatrale a mescolarsi col linguaggio parallelo del cinema.
A gennaio (venerdì 9 e sabato 10 ore 21, domenica 11 ore 16) il Teatro del Giglio Giacomo Puccini ospita Filippo Timi, in scena con il suo Amleto². Di fronte alla tragedia esistono due possibilità: soccombere o esplodere nel massimo della vitalità. Timi ha scelto la seconda, trasformando la tragedia in commedia, tra potere e oblio, tra frivolezza e pazzia, esasperando così la radice comica di Shakespeare che faceva dire a Nietzsche: “non conosco lettura più straziante di Shakespeare: cosa deve aver sofferto un uomo per avere a tal punto bisogno di fare il pagliaccio”.
La settimana successiva (venerdì 16 e sabato 17 ore 21, domenica 18 gennaio ore 16) troverà spazio sul palcoscenico lucchese un altro capolavoro della letteratura del Novecento: La coscienza di Zeno di Italo Svevo, con Alessandro Haber protagonista. Romanzo antesignano, di respiro potentemente europeo, ironico e di affascinante complessità, La coscienza di Zeno torna in teatro diretto da Paolo Valerio, svelando tutta la sua intrinseca teatralità.
Nel 2026 ricorrerà l’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, figura straordinaria e ancora oggi profondamente attuale per il suo messaggio di pace, umiltà e amore per il creato. A inizio febbraio (venerdì 6 e sabato 7 ore 21, domenica 8 ore 16) Simone Cristicchi sarà in scena con il suo Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli incentrato proprio sul Poverello di Assisi. Uno spettacolo in cui il protagonista affronta il labile confine tra follia e santità, tema cardine della vita personale e spirituale di Francesco, e altri temi importanti ancora oggi come la povertà, la ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato.
Febbraio prosegue con Giuliana De Sio e Filippo Dini, protagonisti de Il Gabbiano di Anton Čechov (venerdì 20 e sabato 21 ore 21, domenica 22 ore 16). Giuliana De Sio e Filippo Dini guidano uno spettacolo immerso in un’atmosfera decadente, tra disillusioni e vane ambizioni, che riflette una borghesia annoiata e sorda, aggrappata alle proprie certezze, mentre tutto intorno è già cambiato. Con l’opera più lirica di Čechov si indagano dunque le crisi esistenziali e sociali del presente attraverso i turbamenti di un gruppo di persone che si riuniscono in riva a un lago e qui dibattono nel tentativo di fuggire al grigiore del loro destino.
Re Chicchinella, libero adattamento da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile scritto e diretto da Emma Dante, arriva la Teatro del Giglio a fine febbraio (venerdì 27 e sabato 28 ore 21, domenica 1° marzo ore 16). Il Re, malato e senza più speranze, circondato da una famiglia anaffettiva e glaciale, ha un solo interesse: ricevere un uovo d’oro al giorno. Dopo La Scortecata e Pupo di zucchero, con Re Chicchinella Emma Dante conclude il progetto con cui ha attraversato, insieme a un pubblico sempre commosso e appassionato, l’immaginifico universo dello scrittore campano: un’altra favola per raccontare la profondità dell’animo umano tramite il gioco e l’ornamento della poesia barocca.
Chiude la stagione di Prosa 2025-2026 (venerdì 6 e sabato 7 ore 21, domenica 8 marzo ore 16) Non ti pago! di Eduardo De Filippo, con Salvo Ficarra e Carolina Rosi. A dieci anni dalla sua comparsa, un omaggio al regista Luca De Filippo che, in una personale prospettiva delle opere di Eduardo, aveva a mano a mano accentuato l’avidità morale dei personaggi, registrando con cura i temi che Eduardo stesso ha sempre analizzato: la disgregazione dei rapporti familiari, metafora del disfacimento di una società.
Giorgio Angelo Lazzarini, amministratore unico Teatro del Giglio Giacomo Puccini: «Presentiamo anche quest’anno la stagione di prosa in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, che ringrazio sentitamente. Dopo esserci confrontati in ben due occasioni con l’assemblea degli abbonati – novità, questa dell’assemblea, da noi introdotta in maniera molto utile nella vita del Giglio Giacomo Puccini -, abbiamo optato come al solito per un cartellone vario e importante. Presentiamo sì testi classici, ma anche proposte che, sono sicuro, rappresenteranno una positiva sorpresa per tutti coloro che intendono il teatro come scoperta, condivisione, emozione, confronto, riflessione e, perché no, svago.»
Angela Mia Pisano, assessore alla cultura Comune di Lucca: «Otto produzioni per un totale di 24 rappresentazioni con titoli che spaziano dai grandi classici nostrani, come La coscienza di Zeno e Il fu Mattia Pascal, alla letteratura e drammaturgia europea, passando per spettacoli di gioia e divertimento puro come quello proposto da Elio per la regia di Giorgio Gallione. Anche per la prossima stagione di prosa il teatro del Giglio Giacomo Puccini ha realizzato un cartellone che porta avanti una proposta di grande qualità e che riteniamo potrà rispondere e corrispondere ai diversi gusti e desiderata di un pubblico vasto e vario, offrendo momenti di svago e insieme di cultura importanti.»
Patrizia Coletta, direttrice Fondazione Toscana Spettacolo onlus, dopo aver portato i saluti di Cristina Scaletti, presidente di FTS, afferma: «Nella stagione 2025-2026 del Teatro del Giglio Giacomo Puccini si incontrato capolavori della letteratura, registi e drammaturghi di assoluto valore, interpreti di primo piano della scena nazionale. Filippo Timi, Alessandro Haber, Giuliana De Sio, Simone Cristicchi, Geppy Gleijeses, Salvo Ficarra sono alcuni degli artisti che saliranno sul palcoscenico, portando in scena testi e adattamenti di autori del calibro di Luigi Pirandello, Italo Svevo, Anton Čechov, Eduardo De Filippo, Emma Dante e Paolo Valerio. Un cartellone che si aprirà con l’abilità di Elio, diretto da Giorgio Gallione, nel giocare con la musica e le canzoni, per un viaggio che saprà stimolare il cuore e la mente degli spettatori.»
Cataldo Russo, direttore artistico Teatro del Giglio Giacomo Puccini: «La stagione teatrale 2025/26 si propone come un presidio culturale e umano, un faro di profondità in un panorama spesso segnato dalla fugacità. In un’epoca in cui l’accesso alla cultura può appiattirsi su contenuti istantanei o omologati, Intelligenza Teatrale è il messaggio guida di questa nuova stagione. Il palcoscenico del Teatro del Giglio Giacomo Puccini si conferma spazio essenziale di confronto e scoperta. Attraverso opere classiche e riletture contemporanee, celebriamo il teatro come luogo irrinunciabile di conoscenza condivisa e riflessione collettiva. Qui non si consuma cultura: la si respira. Si diventa parte di una comunità viva che si interroga, celebrando l’imperfezione e l’inesauribile ricchezza dell’esperienza umana. Il teatro è l’arte della domanda scomoda che, in un mondo di risposte preconfezionate, custodisce il valore insostituibile della complessità. Restituiamo al pubblico l’incontro con i grandi testi, strumenti per navigare insieme le sfide del nostro tempo.»