Lucca celebra il proprio patrono tra Messa e Gazzarra per i Giorni di San Paolino

Lucca celebra il proprio patrono tra Messa e Gazzarra per i Giorni di San Paolino

Leonardo Monselesan

di Leonardo Monselesan

LUCCA - Al secondo giorno della serie di manifestazioni in memoria del patrono lucchese, la città lo ricorda tra sacro, con la messa solenne nella chiesa a lui dedicata, e folklore, con il fuoco d'artiglieria della Gazzarra dal Baluardo San Donato che ricorda il miracolo del Santo

Lucca torna a celebrare il proprio patrono tra tradizione e sacralità con I Giorni di San Paolino, la serie di manifestazioni promosse dal Comune di Lucca in collaborazione con Compagnia Balestrieri, Contrade San Paolino, Sbandieratori e Musici Lucca e Historia Lucense che sono entrate nel vivo. Le celebrazioni sono infatti proseguite nella mattinata del 12 con la messa solenne nella Chiesa di San Paolino, presieduta dall’arcivescovo Paolo Giulietti alla presenza di istituzioni ed autorità lucchesi. Nell’omelia, monsignor Giulietti ha colto l’occasione per ricordare l’importanza, in questo momento difficile, di pensare al bene della propria comunità e non solo a quello personale, proprio come più di 80 anni fa, prima della Liberazione, fecero molte persone spesso pagando cara la loro scelta. Da scelte simili, afferma Giulietti, può derivare molto bene, così come è accaduto con la nascita della repubblica italiana. Al termine della liturgia, è poi stata la volta della parte folkloristica della commemorazione, con lo spostamento verso il baluardo San Donato. Proprio da qui, come ormai è tradizione, è partita la Gazzarra, il fuoco a colpi di cannone che ricorda il miracolo di San Paolino. Il 12 luglio 1664, infatti, l’artiglieria posta sullo stesso baluardo, sempre per omaggiare la memoria del patrono, aprì il fuoco, ma per errore i colpi furono diretti sulla folla, anche se, miracolosamente, non si registrarono né morti né feriti.