BARGA - L’esposizione intreccia arte, memoria e identità territoriale attraverso lo sguardo dei quattro più grandi artisti barghigiani del Novecento, che furono Alberto Magri, Adolfo Balduini, Umberto Vittorini e Bruno Cordati. In mostra circa 40 opere

In una Barga che d’estate dà il meglio di sé e diventa particolarmente accogliente ed interessante per i visitatori, si inserisce alla perfezione la mostra “Barga incantata. Visioni del paesaggio dell’anima nell’arte di Alberto Magri, Adolfo Balduini, Bruno Cordati, Umberto Vittorini” che è ospitata nel museo Stanze della Memoria in via di Mezzo, dove resterà fino alla metà di settembre L’inaugurazione è avvenuta, alla presenza di tante autorità ed estimatori, alla metà di luglio. E’ questa sicuramente la mostra più importante nell’ambito dell’offerta degli eventi estivi barghigiani che regalano una Barga particolarmente vivace e piacevole da vivere.
L’esposizione intreccia arte, memoria e identità territoriale attraverso lo sguardo dei quattro più grandi artisti barghigiani del Novecento, che furono appunto Alberto Magri, Adolfo Balduini, Umberto Vittorini e Bruno Cordati. In mostra circa 40 opere, curate con particolare attenzione anche all’approccio scientifico e documentale da Cristiana Ricci. Il percorso punta a riflettere sul paesaggio barghigiano come scenario naturale ma anche come spazio interiore e poetico, restituito attraverso opere che raccontano la profonda connessione tra gli artisti e il territorio. Il percorso espositivo dedica una sezione ad ognuno di loro evidenziando proprio le opere legate a Barga e mettendo in dialogo le visioni personali dei quattro maestri. La mostra è sostenuta dal consiglio regionale della Toscana, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Luca e da Kedrion Biopharma.