LUCCA - L'intero complesso ha bisogno di lavori di riqualificazione e ammodernamento. Alcune sezioni possono essere destinate ad attività ricettive (come alberghi o ostelli) o pubblici esercizi (tipo bar o gelaterie). Ecco tutti i dettagli.

ùUn’asta a partire da oltre 5 milioni e mezzo (5 milioni e 660mila euro, per la precisione) per aggiudicarsi l’ex Giorgi a Lucca. La Camera di Commercio, infatti, ha messo in vendita il complesso immobiliare situato nel centro storico della città che occupa un intero isolato racchiuso tra quattro strade: via del Giardino Botanico, via San Nicolao, via di Piaggia e via dei Gelsetti.
L’intero fabbricato, in disuso da alcuni anni ed ex sede dell’Istituto professionale, è composto principalmente da tre porzioni, distinte in base alla loro tipologia e all’epoca di edificazione: il palazzo storico di 1.806 metri quadrati, gli edifici laterali per aule, che si sviluppano su due ali parallele, di 2.797 metri quadri e infine il capannone centrale da 460 metri quadri. La prima sezione, nel dettaglio, si tratta di un edificio appartenuto nel sedicesimo secolo ad una ricca famiglia di commercianti lucchesi Arnolfini, che ha subìto nel tempo numerose trasformazioni e modifiche.
L’intero complesso ha bisogno di lavori di riqualificazione e ammodernamento. Le future destinazioni? Per il palazzo storico, come si legge sui documenti, le categorie di utilizzazione ammesse sono di tipo residenziale, attrezzature sociali, culturali, scolastiche, universitarie, sanitarie e assistenziali sia pubbliche che private e attività ricettive come alberghi o ostelli. Solo limitatamente al primo piano sono ammesse destinazioni commerciali come negozi di vicinato, ristoranti o pizzerie. Per il gli edifici laterali e per il capannone centrale le categorie di utilizzazione ammesse sono di tipo residenziale, pubblici esercizi tipo bar o gelaterie, ma anche attività di piccolo artigianato e ricettive.
Per inviare le offerte c’è tempo fino alle 12 del 21 gennaio 2026. Due giorni dopo, in seduta pubblica, ci sarà l’apertura dei plichi negli uffici della Camera di Commercio. L’asta partirà da 5 milioni e 660mila euro: il criterio di assegnazione è quello del prezzo più alto. Saranno ammesse esclusivamente offerte pari o superiori alla base d’asta con rialzo minimo di 20mila euro.