Lucca, si va verso la proroga della concessione a Geal

Lucca, si va verso la proroga della concessione a Geal

Redazione

di Redazione

LUCCA - Il comunicato dell'Autorità Idrica Toscana: "Preso atto delle difficoltà emerse nell’iter di subentro di Gaia a Geal nel servizio idrico integrato della città di Lucca. Tali difficoltà sono essenzialmente dovute al contenzioso in corso"

“Alla luce delle notizie di stampa degli ultimi giorni, l’Autorità Idrica Toscana precisa che nel corso della riunione svoltasi a metà luglio tra Ait, Comune di Lucca, Geal, Lucca Holding e Gaia, tutti i soggetti partecipanti hanno preso atto delle difficoltà emerse nell’iter di subentro di Gaia a Geal nel servizio idrico integrato della città di Lucca. Tali difficoltà sono essenzialmente dovute al contenzioso in corso tra Comune di Lucca, Autorità Idrica Toscana e Gaia. Perdurando, infatti, l’incertezza legata all’esito del contenzioso, le parti hanno riconosciuto l’impossibilità ad oggi di siglare gli accordi sindacali per il passaggio del personale e di finalizzare i finanziamenti bancari necessari al pagamento del valore di riscatto al socio privato (Acea) di Geal da parte di Gaia. Vista l’imminente scadenza della concessione di Geal, prevista per il 31 dicembre 2025, le parti hanno convenuto la necessità di studiare ipotesi di proroga della concessione stessa da parte del Comune concedente. Ait si riserva di valutare la congruità della durata e la fondatezza delle motivazioni di tale proroga, anche in considerazione della presumibile conclusione del contenzioso in corso entro il prossimo autunno”.

Il capogruppo di Lucca Futura, Gabriele Olivati, dichiara che la notizia sempre più probabile di una proroga tecnica per Geal “è la peggiore possibile per i lucchesi”. “La società lucchese Geal, invece di confluire in una grande società pubblica (Gaia) continuerà a lavorare in ordinaria amministrazione, per colpa della guerra giudiziaria scatenata dal sindaco, senza programmare investimenti, e dando centinaia di migliaia di euro al socio privato. Soldi presi dalle tasche dei lucchesi, su cui pesano aumenti delle tariffe elevati (6,2% annui dal 2020 al 2023), il doppio di quanto avvenuto con Gaia (tra 1,5% e 2,8%). Invece non sappiamo nulla di ciò che davvero conta: un bacino tariffario per proteggere i guadagni dei lucchesi dovuti alla vendita di acqua a Pisa e Livorno, e garanzie su occupazione e mantenimento della sede lucchese”.