CASTIGLIONE GARFAGNANA - Celebrata da Don Fulvio Calloni eremita e anche parroco di questo Santuario, durante la messa, anche quest’anno molto partecipata da fedeli e con la presenza anche di molti sacerdoti

Se c’è un rito che ci ricorda ancora oggi l’attaccamento alle tradizioni e alla fede è senza dubbio quello che avviene ogni anno, da tempo immemore, a San Pellegrino in Alpe, il primo di agosto, la cosiddetta cerimonia che potremmo definire del “cambio della croce”. Il mutamento delle abitudini e la modernità sembrano non aver intaccato più di tanto questo giorno in cui ricorre anche la Festa dei Santi Pellegrino e Bianco conservati all’interno della chiesa.
Celebrata da Don Fulvio Calloni eremita e anche parroco di questo Santuario, durante la messa, anche quest’anno molto partecipata da fedeli e con la presenza anche di molti sacerdoti, al momento dell’offertorio le amministrazioni comunali di Castiglione Garfagnana e Frassinoro si sono scambiate i ceri in segno di amicizia e fratellanza tra i due versanti e quindi anche tra i due comuni.
Al termine della celebrazione religiosa viene portata in spalla la grande e nuova croce di faggio che va a sostituire quella vecchia sul molo ai piedi del santuario. Proprio questo come detto è un rito antico che si rinnova ogni anno: prima viene benedetta poi gli addetti provvedono a togliere quella vecchia e posizionare la nuova. Da questo momento la croce viene letteralmente presa d’assalto da tante persone per ritirare un pezzo della corteccia di faggio; verrà custodita nelle case per un anno intero, a protezione di tutta la famiglia. Quest’anno in particolare anche come segno e messaggio di pace e fratellanza.