Sgombero a Lucca, il Pd: “La destra sa solo punire e non gestire il problema”

Sgombero a Lucca, il Pd: “La destra sa solo punire e non gestire il problema”

Redazione

di Redazione

LUCCA - La nota dei dem che passano all'attacco dell'amministrazione Pardini: "Le persone sono state prese, messe in mezzo a una strada e abbandonate al loro destino"

“Ieri l’altro, in via Matteo Trenta a Lucca, una quindicina di persone – tutte con regolare permesso di soggiorno – sono state sgomberate dall’abitazione in cui vivevano, per la non agibilità della stessa. Espulse dalla casa, senza che fosse offerta loro alcuna alternativa. Senza che la situazione venisse gestita con una logica: prese e messe in mezzo a una strada e abbandonate al loro destino. Cosa che, se non minimamente seguita, ha come unico risultato quello di aggiungere problemi a problemi, senza risolverne neppure uno. Alcune di queste persone, non avendo altro luogo dove andare, sono tornate nell’unico posto possibile: la stessa casa da cui erano state cacciate. Con la conseguenza che è stato organizzato un nuovo blitz. Ma la soluzione dov’è?” Sono queste le accuse lanciate da Francesco Battistini (membro della segreteria regionale del Partito Democratico con delega alle politiche migratorie) e dal Partito democratico comunale lucchese, che avanzano una riflessione su quanto accaduto nei giorni scorsi.

“Questa è la destra: capace solo di azioni punitive e ci ricordiamo tutti l’esposizione mediatica con cui il sindaco qualche mese fa ha sottoposto una persona straniera con evidenti problemi psichici e di disagio, che dormiva a Porta Elisa, solo per far credere di intervenire o gestire qualcosa. Azioni pensate solo per soddisfare la pancia dei propri elettori e distogliere l’attenzione dallo stato in cui versa la città. Ma in questo modo non si risolvono i problemi: si creano solo nuove ingiustizie e più dolore, si dà vita a situazioni di ulteriore e nuova insicurezza. Senza gestire, senza programmare, senza dimostrare di avere una visione, ma solo per raccogliere un consenso immediato, sulla pelle dell’ultimo di turno. Un modo di agire e di dividere le persone, tra quelle che vanno bene all’amministrazione comunale e quelle che sono da emarginare, non degno di una città come Lucca”.