Si accampano con i materassi sul retro della casa occupata abusivamente: denunciati

Si accampano con i materassi sul retro della casa occupata abusivamente: denunciati

Redazione

di Redazione

LUCCA - La Polizia è intervenuta nuovamente in Lucca via Matteo Trenta, ancora su segnalazione dei vicini. In quattro avevano scavalcato la recinzione e dai controlli è emerso che uno di essi aveva anche una dose di hashish.

Sono tornati in via Matteo Trenta, nell’edificio sgomberato poche ore prima per motivi di sicurezza, hanno scavalcato la recinzione e si sono accampati con dei materassi sul retro della stessa casa. La Polizia di Stato della Questura di Lucca, dopo una nuova segnalazione da parte dei vicini, è intervenuta nuovamente a Lucca, dove la mattinata precedente, in un servizio congiunto con la Polizia Municipale, erano stati allontanati 13 cittadini extracomunitari, che occupavano le casa abusivamente (in giardino è stata trovata anche una discarica abusiva).

Nel dettaglio, quattro di loro sono tornati sul retro dell’abitazione sgomberata e dai controlli è emerso che uno di questi aveva anche una dose di hashish. Sono stati tutti accompagnati in Questura e denunciati per violazione di domicilio. Il possessore dello stupefacente è stato segnalato per uso personale di sostanze stupefacenti.

Al vaglio anche la situazione dell’uomo che, secondo i legali dei proprietari della casa, dopo la morte della madre sarebbe rimasto nella casa in via Matteo Trenta senza averne titolo e – per cercare di risolvere la situazione – era anche stata avviata una causa. Oltre a lui, i legali hanno poi scoperto che nell’immobile c’erano anche 13 cittadini stranieri. L’uomo nel frattempo è anche finito in carcere: si tratta del cittadino italiano che aveva scippato una turista americana in piazza San Michele. Ai domiciliari, era stato beccato in bici in città e per lui è scattato l’arresto.

Il commento del sindaco Mario Pardini

“Ringrazio il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per l’attenzione ed il supporto. La messa in sicurezza dell’immobile di via Trenta è il frutto di un lavoro sinergico tra Polizia di Stato, Polizia Municipale e servizi sociali, che ha riportato ordine e legalità in una situazione delicata per i cittadini della zona. Un segnale importante per tutta la nostra comunità”.

Il comunicato di Palp: “Chiarezza sul destino degli abitanti dell’immobile”

“Polizia di stato e municipale hanno effettuato lo sgombero di un immobile in via Matteo Trenta a San Concordio, dove avevano trovato rifugio 15 persone, nonostante questo fosse stato dichiarato inagibile. Alcuni nostri attivisti sono accorsi tempestivamente sul luogo e hanno interagito con alcuni degli abitanti prima di essere allontanati dagli agenti di polizia. Le persone con cui siamo riusciti a parlare hanno manifestato condizioni di salute precarie e ovviamente molta preoccupazione per lo sgombero e la totale assenza di comunicazioni sulla loro ricollocazione. Anche viveri e beni di prima necessità sono stati gettati fuori dall’abitazione durante l’espulsione. Potere al Popolo chiede al sindaco Pardini, all’assessore al sociale Bartolomei e a tutta l’amministrazione cittadina di fornire chiarimenti immediati sulla destinazione di queste 15 persone. Le politiche nazionali e locali hanno determinato un sistema di accoglienza inefficiente che non fa altro che aumentare il disagio sociale e minare in maniera sempre più definitiva il diritto all’abitare. L’intensificarsi della repressione nei confronti di tutti i tipi di marginalità, con una certa continuità rispetto alle amministrazioni precedenti (come avvenuto nel 2020 in piena emergenza Covid, con lo sgombero in Via dell’Angelo Custode, in cui fu annunciato un ricollocamento che, di fatto, non ci fu), sembra essere l’unica risposta possibile dalle istituzioni che dovrebbero invece tutelare i soggetti a rischio”.