Versilia - La cerimonia religiosa è stata recuperata grazie all'impegno del giornalista che l'ha sostenuta con lo scopo anche di valorizzare le zone dell'Alta Versilia.

Sono stati circa una trentina i fedeli – ma oltre 200 nell’organizzazione – che hanno risposto all’appello lanciato da Paolo Brosio per la riscoperta della Via Crucis di Basati, nella montagna versiliese del comune di Seravezza.
Una tradizione che si era persa nei secoli ma che, grazie anche all’impegno dell’amministrazione comunale nel ripulire il sentiero, vuole tornare a far parte delle celebrazioni religiose di questi luoghi, valorizzandoli anche dal punto di vista turistico.
Dopo la santa messa celebrata da don Hermes Luppi, parroco della Cappella di Azzano, accompagnata dai canti del coro “Armonia Nuova” di Ponte Stazzemese, i fedeli hanno percorso le stazioni lungo il sentiero, fino a giungere alle tre croci del monte Calvario.
Al termine della funzione religiosa, il momento conviviale presso il circolo Belvedere, reso possibile dagli sponsor e dall’impegno dei volontari della Misericordia di Seravezza e della pubblica assistenza di Basati il tutto sotto il coordinamento della segreteria dell’associazione “Olimpiadi del Cuore” presieduta da Brosio che non ha mancato di esaltare la bellezza di queste zone lontane dai canonici percorsi turistici della Versilia.
Si ringrazia per le immagini Luca Avenante.