Versilia - Oltre alle consuete foci della fossa dell'Abate e dei canali Motrone e Fiumetto, l'inquinamento da escherichia coli conseguenza del maltempo si è spinto più a nord, coinvolgendo anche il territorio di Forte dei Marmi

Quello emerso a seguito delle analisi di ARPAT effettuate lo scorso martedì è il divieto di balneazione più esteso dall’inizio dell’estate, toccando sei diversi punti nei comuni di Camaiore, Pietrasanta e spingendosi fino a Forte dei Marmi.
A causare l’innalzamento dei valori di escherichia coli potrebbero essere state le ondate di maltempo dei giorni scorsi, unite ai forti venti che potrebbero aver spinto verso nord gli inquinanti.
Nello specifico, ad essere interdetti alla balneazione sono, nel comune di Camaiore, la foce della Fossa dell’Abate e la zona di piazza Matteotti, proseguendo verso nord, Pietrasanta, dove accanto alle consuete foci del fosso Motrone e Fiumetto si è aggiunta anche l’area del Pontile, infine, altra novità per questa campionatura, la presenza di inquinanti anche a Forte dei Marmi, nella zona indicata come Forte dei Marmi Sud e che comprende il tratto di mare tra il bagno Piero e il bagno Santa Maria.
“Ho parlato con la responsabile di Arpat per la Versilia – ha dichiarato il sindaco di Pietrasanta Giovannetti – anche per capire le possibili cause di una criticità estesa a gran parte della costa versiliese: a suo parere, sono da imputare agli intensi passaggi perturbati che hanno interessato il territorio la scorsa settimana.
Per quanto ci riguarda, abbiamo chiesto immediatamente all’agenzia regionale l’esecuzione delle controanalisi che verranno effettuate nella mattinata di venerdì e ci restituiranno l’esito nelle 5-6 ore successive”.