Guang Rong, torna l’incubo inquinanti

Guang Rong, torna l’incubo inquinanti

Redazione

di Redazione

Massa - Le 500 tonnellate di scaglie finite in mare potrebbero essere contaminate da idrocarburi e olii sversati in zona poppiera. Il tema è stato affrontato in Consiglio Comunale ma Rifondazione Comunista chiede chiarezza

Preoccupano le dichiarazioni sul carico presente sulla Guang Rong che il sindaco Francesco Persiani ha rilasciato durante l’ultimo consiglio comunale. Se dopo il tavolo istituzionale di luglio, a seguito delle analisi effettuate da Arpat, era stato scongiurato il rischio di inquinamento adesso si riapre l’ipotesi che le 500 tonnellate di scaglie finite in mare, possano essere state contaminate dagli idrocarburi e dagli olii sversati in zona “poppiera”. Secondo la procedura, si dovrà decidere se le scaglie finite in mare dovranno essere rimosse in toto o se solo una parte di esse verrà raccolta, in base alle dimensioni. A richiedere chiarezza sulle ultime dichiarazioni è il partito Rifondazione Comunista di Massa, che vede nelle parole del sindaco una “smentita” alle sue precedenti affermazioni, che rassicuravano cittadini e associazioni. Il partito ha definito quello che si è tenuto fino ad oggi un “pericoloso silenzio” perché le conseguenze di questa contaminazione, da gennaio ad oggi, potrebbero essersi riversate anche sulle spiagge limitrofe con spiacevoli conseguenze sull’ecosistema marino.