In centinaia a Lucca alla fiaccolata di solidarietà per il popolo palestinese

In centinaia a Lucca alla fiaccolata di solidarietà per il popolo palestinese

Redazione

di Redazione

LUCCA - La Cgil Lucca e le associazioni aderenti alla piattaforma La Via Maestra si sono ritrovate in Piazzale Verdi e - dopo il raduno - il corteo ha sfilato per le strade del centro storico per poi arrivare davanti al Caffè delle Mura.

“Stop al genocidio”, “Palestina libera”. Sono queste le parole che hanno accompagnato la fiaccolata di solidarietà alla Sumud Flottilla e al popolo palestinese andata in scena a Lucca. La Cgil Lucca e le associazioni aderenti alla piattaforma La Via Maestra si sono ritrovate in Piazzale Verdi e – dopo il raduno – il corteo ha sfilato per le strade del centro storico per poi arrivare davanti al Caffè delle Mura.

Diverse centinaia di persone hanno così partecipato all’iniziativa che fa parte della mobilitazione a livello nazionale promossa dalla Cgil per chiedere al governo italiano che “si schieri dalla parte della pace e del diritto internazionale, attivandosi realmente per far cessare l’orrore attualmente in corso a Gaza. Una presa di posizione necessaria secondo gran parte della popolazione, di fronte ad un assedio, trasformatosi poi in un genocidio, che va avanti ormai da anni. Una scelta che diventa ancor più impellente vista l’ulteriore escalation annunciata dal governo israeliano, che prevede lo sfollamento della popolazione palestinese in impossibili campi profughi privi di sicurezza, di cibo, di acqua e di assistenza sanitaria, per poi rioccupare quel territorio trasferendo la popolazione. Inoltre, è stata annunciata la volontà di isolare Gerusalemme dal resto della Cisgiordania, con il progetto E1 che prevede un nuovo insediamento ebraico sul territorio destinato allo stato di Palestina. Questi piani confermano il vero obiettivo del governo israeliano: eliminare ogni fattibilità dei “due stati per i due popoli” e la possibilità stessa di esistenza dello stato palestinese che molti governi ora – con colpevole e grave ritardo – dicono di voler riconoscere. Non possiamo rimanere in silenzio. Non possiamo permettere che ciò avvenga sotto i nostri occhi. Non è più il tempo delle parole. Stati e governi democratici, membri delle Nazioni Unite, firmatari di accordi, trattati e convenzioni per il rispetto dei diritti umani, della legalità, della giustizia, del diritto umanitario debbono fermare questa barbarie. Per questo motivo, la Cgil Lucca si è unita all’appello del sindacato nazionale per chiedere la più ampia partecipazione possibile, in modo da spingere sempre più la politica verso risoluzioni che spingano Israele alla ricerca di una via pacifica per far terminare il conflitto. Ci uniamo inoltre alle richieste avanzate dal sindacato mondiale CSI a tutti i Capi di Stato e di Governo, incluso quello italiano, al fine di: interrompere la consegna di armi, raggiungere un cessate il fuoco e garantire l’ingresso di aiuti umanitari illimitati subito, rilasciare tutti gli ostaggi e i prigionieri politici, riconoscere lo stato di Palestina, porre fine all’occupazione e interrompere il commercio con gli insediamenti illegali e rafforzare la democrazia per raggiungere una pace duratura in tutta la regione”.

Di seguito la lista delle associazioni aderenti: Cgil Lucca, UISP Aps, Rifondazione Comunista, Sunia Lucca, Alleanza Verdi e Sinistra, ANPI, Partito Democratico, Articolo 21, Movimento 5 Stelle, Forum per la Pace Lucca e Versilia, Sinistra Con Lucca, Partito Socialista Italiano Federazione di Lucca, Arci Lucca e Versilia, Lucca è un Grande Noi, Presidio Giuliano Guazzelli Libera Lucca, Cittadinanzattiva Lucca, Giovani Democratici federazione di Lucca, Partito Comunista Italiano Lucca e Versilia, Città delle Donne, Amnesty International Lucca, Lucca Futura, ATVL .