Infestazione al dormitorio, scoppia la polemica

Infestazione al dormitorio, scoppia la polemica

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

Viareggio - Il sindaco di Viareggio annuncia la chiusura causa cimici della struttura di via Cavallotti e accusa Camaiore di aver negato il suo aiuto. Ma dal Comune limitrofo arriva una secca smentita

“Il dormitorio di Viareggio sarà chiuso per alcune settimane a causa di un intervento di risanamento sanitario dovuto a un’infestazione di cimici”: con queste parole il sindaco Giorgio Del Ghingaro sabato mattina ha acceso i riflettori sulla struttura di via Cavallotti, aprendo un nuovo fronte di polemica con il Comune di Camaiore. Il dormitorio in questione è l’asilo notturno da circa 18 posti letto per senza tetto, gestito dalla Misericordia e da Caritas. Assicurando di avere in cassa le risorse per sistemare il dormitorio però il primo cittadino viareggino rivela di essersi rivolto alle amministrazioni versiliesi per “suddividere temporaneamente questi posti letto” ma tutti – dice – “hanno risposto di no”. E questo nonostante, prosegue Del Ghingaro “pochi giorni fa sia stata inaugurata in pompa magna una nuova struttura da 12 posti letto in un Comune limitrofo”. Il sindaco di Viareggio non lo dice esplicitamente ma il riferimento è alla “stazione di posta” di via Italica a Camaiore, un progetto “zonale” – che coinvolge dunque diversi comuni – finanziato con fondi Pnrr. “Se Del Ghingaro avesse partecipato alle riunioni, non confonderebbe le cose e saprebbe cos‘è una stazione di posta” replica da Camaiore l’assessore al Sociale Anna Graziani precisando che la nuova struttura sarà operativa solo dal 1 ottobre e che, avendo una destinazione diversa dall’accoglienza in emergenza, non può essere un’alternativa al dormitorio viareggino. Ma, querelle politica a parte, che ne sarà delle 18 persone ospitate in via Cavallotti? Secondo i gestori oltre all’intervento igienico sanitario il dormitorio richiede una ristrutturazione complessiva ma la situazione non è tale da impore la chiusura immediata della struttura. Lunedì, secondo indiscrezioni, sarebbe in programma un sopralluogo per valutare come alternativa l’ex ufficio anagrafe al quartiere Marco Polo, già usato per l’emergenza freddo