LUCCA - Titolo: "Sistemi instabili". La quarta edizione è in programma dal 2 al 5 ottobre.

Lucio Caracciolo e Marta Cartabia, ma anche Carlo Cottarelli, ma anche Ezio Mauro e Simone Pieranni. Più di 100 ospiti suddivisi in oltre 90 incontri inquadrati da un unico titolo: Sistemi instabili. È la quarta edizione di Pianeta Terra Festival, in programma dal 2 al 5 ottobre nel centro storico di Lucca, ambientato, come di consueto, in alcuni dei luoghi più importanti della città, come la Chiesa di San Francesco, la Cappella Guinigi, il Palazzo Ducale e l’Orto Botanico.
Scienziati, filosofi e economisti. Esperti di geopolitica, scrittori, giornalisti e artisti. Tutti impegnati in una quattro giorni d’indagine sull’instabilità del nostro tempo: dall’innalzamento delle temperature ai fenomeni meteorologici estremi, fino all’instabilità democratica, geopolitica ed economica. Torna protagonista anche il grande schermo con il Green Tree Award. Cinque i titoli presenti, tra cui Vermiglio di Maura Delpero, Leone d’Argento al Festival di Venezia 2024. Previsti in calendario anche eventi dedicati a bambini e famiglie. Diretto da Stefano Mancuso, ideato e organizzato da Editori Laterza e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il Piante Terra Festival si avvale anche di tante collaborazioni, tra le quali quella con la Scuola IMT Alti Studi di Lucca, l’Università di Pisa e la Fondazione Campus.
“Possiamo considerare la Terra come un sistema intrinsecamente instabile in cui ogni modifica delle condizioni iniziali, per quanto minima, può avere conseguenze enormi sul suo futuro. Quando le modifiche non sono affatto minime ma sostanziali, come l’aumento della temperatura media di 1,5 °C in una manciata di anni, prevedere come sarà il futuro del nostro pianeta diventa del tutto impossibile”, dichiara il direttore del Festival, Stefano Mancuso. “Nessuno può sapere che cosa accadrà e chi si azzarda a fare previsioni – cosa, comunque, mai prudente da fare – ha le stesse probabilità di azzeccarle di un indovino o oracolo dei tempi passati. Si tratta di una nuova normalità in cui cose prima inimmaginabili diventano comuni. Dovremo abituarci e iniziare a capire come navigare in un mondo che non riusciamo più a leggere”.
“A proposito del titolo scelto per questa edizione”, aggiunge Massimo Marsili, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, “è, tra i possibili, forse il più emblematico e significativo. Se è vero che lo stesso Universo, secondo alcune teorie, deve la sua origine a un’improvvisa scintilla di instabilità e che questo carattere attraversa la vita e la storia, è altrettanto vero che mai prima è stata così penetrante e diffusa la percezione della variabilità e della discontinuità. Questa edizione si propone come un laboratorio collettivo per riflettere sull’instabilità come condizione strutturale, non più emergenza passeggera. Pianeta Terra Festival è stato dall’origine pensato come un evento culturale in cui il tema prescelto riverbera come attraverso un prisma
suggestioni, sollecitazioni, preoccupazioni ma anche speranze e fiducia. È il luogo dove l’incertezza si trasforma da minaccia a terreno condiviso di conoscenza, dove la fragilità del presente diventa motore di riflessione e prospezione”.