LUCCA - Ad aprire la manifestazione il consueto taglio del nastro che ha visto la presenza di numerosi rappresentati delle istituzioni, tra cui il viceministro Valentino Valentini.

Ha preso ufficialmente il via al Polo Fiere l’edizione 2025 del Miac, la mostra internazionale dell’industria cartaria. Un vero e proprio punto di riferimento per l’intera filiera della carta e del cartone, con oltre 250 espositori provenienti da tutto il mondo e dove ogni anno vengono presentati macchinari, impianti e soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Ad aprire la manifestazione il consueto taglio del nastro che ha visto la presenza di numerosi rappresentati delle istituzioni, tra cui il viceministro delle imprese e del made in Italy Valentino Valentini.
Dal Miac 2025, Assocarta ha lanciato nuovamente un allarme: il settore cartario è ancora in difficoltà a causa dei costi energetici e nei primi 6 mesi dell’anno, la bolletta del gas è stimata in 583 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato vicina al 13%.
L’allarme di Assocarta di Confindustria Toscana Nord sul costo dell’energia: “Nei primi 6 mesi dell’anno, la bolletta del gas del settore è stimata in 539 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato pari al 12,8%”.
Al via oggi, a Lucca, il Miac la mostra internazionale dell’industria cartaria – manifestazione ufficiale di Assocarta e Confindustria Toscana Nord organizzata da Edipap – con l’evento Tutto è energia ed è solo questo che conta, moderato dal direttore dell’Istituto Bruno Leoni Carlo Stagnaro che ha acceso i riflettori su uno dei temi più strategici per il futuro delle imprese e del Paese:
l’energia.
“Il settore cartario italiano, che impiega 19.000 addetti e genera 8,3 miliardi di euro di fatturato, è in grave difficoltà a causa dei costi energetici più alti d’Europa: gli impianti, energivori per natura, rischiano di fermarsi mentre il Paese perde competitività” afferma il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli. Il prezzo medio del gas, dopo il picco di febbraio, scende ad aprile a 37,6 €/MWh, purrestando oltre il 20% più alto rispetto al 2024 mentre il prezzo dell’energia elettrica rimane superiore del 42% alla media Ue (aprile 2025). Nei primi sette mesi del 2025 la produzione cartaria arretra del – 2,5% e il fatturato del primo semestre 2025 si attesta a circa 4,2 miliardi di euro, in calo del -3,1%*. La quota di export di carte e cartoni sulla produzione scende al 36%, tornando ai livelli del 2023, mentre le importazioni incidono ancora per oltre la metà del consumo nazionale (51%) con un aumento della pressione competitiva.
“Ringraziamo il Ministro Pichetto Fratin per gli sforzi fatti ma Assocarta ribadisce l’urgenza di affrontare tre questioni decisive per la competitività delle imprese energivore: il differenziale di prezzo del gas, le compensazioni ETS e l’energy release. Se è fondamentale e non più rinviabile l’azzeramento del differenziale di prezzo nel mercato del gas tra PSV e TTF, ovvero tra Italia e Nord Europa, sul fronte delle compensazioni dei costi indiretti ETS, esprimiamo forte preoccupazione per il ritardo nella pubblicazione della procedura per l’invio delle domande relative all’anno 2024. E sul tema dell’energy release che avrebbe dovuto entrare in vigore nel corso del 2025, attendiamo con urgenza che tutte le parti coinvolte si impegnino per arrivare alla piena attuazione entro la fine dell’anno, evitando di introdurre vincoli aggiuntivi che ne ridurrebbero l’efficacia per le imprese energivore” sottolinea Lorenzo Poli.
“Il prezzo elevato dell’energia elettrica e del gas metano è un gap molto grave, che compromette la competitività delle nostre imprese rispetto al resto del mondo, inclusi i paesi europei a noi vicini – aggiunge Tiziano Pieretti, vicepresidente di Assocarta e presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord – Rispetto a questo problema, così come ad altri, sono fondamentali le scelte politiche. Un esempio chiaro è quello dei trattamenti fiscali agevolati e dei sostegni che in forma diversa paesi come Francia, Spagna, Germania forniscono alla loro industria. Parliamo di vantaggi consistenti, anche superiori al differenziale del mercato del gas: se anche azzerassimo quest’ultimo, in Italia avremmo comunque per le imprese costi complessivi più elevati dei nostri concorrenti europei. Un altro problema è dato dai processi autorizzativi, condizionati da normative complesse e talvolta contraddittorie, per gli impianti delle rinnovabili. A questi problemi di livello nazionale si aggiungono le penalizzazioni che subiamo come imprese toscane. L’assenza di una reale politica regionale per lo smaltimento dei materiali che residuano dalla lavorazione e che non sono di fatto riciclabili su scala industriale, in pratica lo scarto di pulper, è un danno doppio per le imprese: perché dobbiamo sostenere i costi del loro smaltimento, spesso all’estero, e perché non godiamo dei vantaggi della generazione di energia a prezzo contenuto che ne deriverebbe. Un’altra delusione è stata quella legata alla geotermia: le concessioni sono state rinnovate, ma di vantaggi spalmati sull’industria a livello regionale non si parla.”
Il comparto cartario, tra i più esposti al costo dell’energia, chiede quindi risposte rapide e concrete. Rimandare ancora significherebbe compromettere non solo la competitività delle aziende, ma anche la tenuta complessiva della filiera produttiva che ad oggi si posiziona al secondo posto a livello europeo anche per utilizzo di carta da riciclare. Una posizione che attesta lo sforzo circolare del comparto che se da un lato dispone della capacità per utilizzare tutta la carta da riciclare disponibile sul territorio dall’altro vede aumentare l’export di una materia prima. “Per questo il settore cartario auspica la messa a terra dei Titoli di Efficienza Energetica Circolare (TEEC) per rafforzare il riciclo di prossimità e l’economia circolare” afferma Poli.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi chiave della transizione energetica, delle politiche di sostenibilità, dei costi dell’energia e della loro incidenza sulla competitività delle imprese con gli interventi del Presidente del GSE Paolo Amigoni. del Vice Presidente Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti, del Vice Presidente WEC World Energy Council Italia Simone Nisi, del Presidente Confindustria Cisambiente Donato Notarangelo e del Vicepresidente Utlitalia Lorenzo Perra che hanno sottolineato come la sfida energetica rappresenti una priorità non solo ambientale, ma anche sociale ed industriale per l’italia. Assocarta a conclusione dell’evento ha inoltre auspicato l’attuazione del cuneo fiscale per i lavoratori del comparto riguardo al lavoro notturno, festivo e straordinario che aumenterebbe il potere d’acquisto delle retribuzioni del lavoratori e renderebbe il settore cartario e cartotecnico più attrattivo facilitando il reperimento di nuove risorse e il ricambio generazionale.