CAPANNORI - Si procederà all’estumulazione dei feretri coinvolti nel movimento franoso attraverso la messa in opera di un piano inclinato che permetta la realizzazione della delicata procedura.
Lunedì prossimo (6 ottobre) prende il via la terza fase dei lavori al cimitero di San Ginese dove nei mesi scorsi si è verificato un movimento franoso che ha interessato una porzione della parte vecchia del camposanto, attualmente interdetta all’accesso. Dopo la prima fase di interventi che ha visto la pulizia del versante coinvolto e lo svolgimento di una serie di perizie geologiche e verifiche strutturali finalizzate a caratterizzare la natura e l’estensione del dissesto, con una seconda fase si è proceduto all’estumulazione dei feretri posizionati lungo il perimetro della frana.
A partire da lunedì prossimo, con la terza tranche di lavori, si procederà all’estumulazione dei feretri coinvolti nel movimento franoso attraverso la messa in opera di un piano inclinato che permetta la realizzazione della delicata procedura. Per consentire lo scarico delle attrezzature necessarie a questa operazione lunedì mattina dalle 9 alle 12 il tratto di viabilità denominato via Casteldurante che va dal cimitero fino all’intersezione con via di Tiglio sarà chiuso al transito.
“Proseguiamo nella complessa opera di risistemazione della parte vecchia del cimitero di San Ginese per la quale finora abbiamo investito oltre 100 mila euro e l’intervento che prenderà il via la prossima settimana è anche propedeutico alla riapertura parziale di quest’area del camposanto in vista della prossima festività dei defunti, grazie al restringimento del cantiere – spiega l’assessore ai servizi cimiteriali Gaetano Ceccarelli -. Da tempo stiamo lavorando per reperire risorse esterne al fine di completare la necessaria e consistente opera di messa in sicurezza definitiva di questa area cimiteriale, in particolare attraverso la costruzione di un nuovo muro da realizzare in cemento armato su una fondazione costituita da pali profondi fino a 12 metri e rafforzati con un sistema di tiranti”. E’ in continua fase di verifica la disponibilità di spazi dove collocare alcune delle bare recuperate.