“Ecco come si impara a essere empatici”

“Ecco come si impara a essere empatici”

Redazione

di Redazione

LUCCA - A Lucca si è tenuto il Convegno dell'AVO Toscana, l'Associazione Volontari Ospedalieri che si impegna a non far sentire solo chi è malato

Da oltre quarant’anni l’AVO, l’Associazione Volontari Ospedalieri, è accanto alle persone fragili nelle corsie degli ospedali, nelle case di cura, nelle RSA, nell’assistenza a domicilio e ai malati psichiatrici.

A Lucca, in un convegno presso il Complesso di San Micheletto, l’AVO Toscana ha fatto il punto sulle sfide future, perché, come ha affermato la presidente Fiorenza Fanicchi, “gli anziani, i malati, le persone fragili sono sempre più sole. Ci saranno in futuro più del cinquanta per cento delle famiglie formate da una sola persona, e la solitudine è una malattia terribile. E solo i volontari possono fare qualcosa per questo”.

L’AVO fu fondata dal medico Erminio Longhini. Un giorno rimase colpito dal fatto che una malata continuava insistentemente a gemere chiedendo un bicchiere d’acqua e nessuno faceva niente, perché ognuno pensava che non fosse compito suo. Capì l’importanza dell’empatia, in campo medico e non solo.

Empatia che, come ha spiegato Sergio Ardis, medico chirurgo ed esperto di comunicazione per la AUSL Toscana Nord Ovest nel corso del convegno, “è una caratteristica non innata, come si crede spesso, ma che può essere appresa”.