LUCCA - Prima esposizione al mondo dedicata al Maestro autore di Ken il Guerriero. Appuntamento fino al 2 novembre alla Chiesa dei Servi.
Cento opere originali per entrare all’interno di un mondo diverso, uscito per la prima volta dal Giappone per arrivare a Lucca. O per meglio dire, al Lucca Comics. È stata inaugurata la mostra Tetsuo Hara: Come un fulmine dal cielo, all’interno della Chiesa dei Servi, nel centro storico di Lucca. Un’esposizione visitabile fino a domenica 2 novembre, pensata per celebrare la carriera di uno dei più grandi Maestri del manga contemporaneo, capace con la sua arte di segnare l’immaginario di intere generazioni.
Un percorso suddiviso in tre aree tematiche che abbraccia quattro decenni di lavori, come quello più celebre, la saga di Ken il guerriero. Cuore della mostra, la tela Il Salvatore nell’Arena, un omaggio che il sensei Hara ha voluto dedicare al nostro Paese, che sposa la potenza di Kenshiro con alcune suggestioni della tradizione artistica italiana. Si tratta, nello specifico, del gruppo scultoreo del Laooconte e del Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini. E proprio per questo motivo, alla tela sono affiancate tre prestigiose opere del XVI secolo, inviate in prestito dalle Gallerie degli Uffizi.
A completare il percorso espositivo, una ricca selezione di memorabilia legati a Hokuto no Ken e alle altre opere di Tetsuo Hara.
Come un fulmine dal cielo, il titolo di questa mostra dedicata alla grande arte di Tetsuo Hara, non richiama solo l’indimenticabile sigla dell’anime di Hokuto no Ken. Come un fulmine dal cielo è l’impatto che quell’anime ha avuto su un’intera generazione di italiani che, attraverso di esso, hanno scoperto poco dopo l’opera incredibile da cui tutto è nato, il capolavoro a cui hanno dato vita Buronson e Tetsuo Hara. Ma come un fulmine dal cielo è anche il modo repentino con cui il manga di Hokuto no Ken cambia letteralmente le carte in tavola nell’entertainment nipponico degli anni 80. Il successo dirompente che la serie ottiene sulle pagine di Weekly Shōnen Jump della Shūeisha, tra il 1983 e il 1988, è tale da influenzare anche tutto ciò che ha attorno. Non solo Hokuto no Ken genera quindi a cascata una lunga serie di produzioni altrettanto popolari incentrate sui combattimenti, ma spinge anche altre opere nate con una natura diversa ad abbracciare la via del pugno di Hokuto, virando ad esempio il proprio tono dal comico all’epico. In quel periodo di enorme popolarità di Shōnen Jump, fucina di tante IP amatissime ancora oggi, in altre parole, il cavallo più lucente e veloce della scuderia traccia la strada per tutti gli altri.
