Lucca prima in Italia per superficie pedonale, male la qualità dell’aria

Lucca prima in Italia per superficie pedonale, male la qualità dell’aria

Redazione

di Redazione

PROVINCIA DI LUCCA - Emerge dal Ecosistema Urbano, il report annuale di Legambiente. La provincia è prima in Toscana per raccolta differenziata.

Prima in Italia per superficie stradale pedonalizzata, prima in Toscana per raccolta differenziata, male per la qualità dell’aria. È la fotografia del 2024 della provincia di Lucca che fa Ecosistema Urbano, il report annuale di Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, basato su 19 parametri in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente. L’analisi di tutto ha dato poi origine alla classifica generale delle 106 province italiane.

Il territorio lucchese, come detto, spicca nella classifica nazionale per il maggior numero per mq di strisce pedonali per abitante (679,4), davanti a Venezia e Verbania. Lucca primeggia a livello regionale per la raccolta differenziata, con 80,4%, sopravanzando Massa-Carrara e Prato. Una percentuale che vale la 14esima posizione in Italia. Male invece, ancora una volta, la presenza di polveri sottili PM 2,5. Lucca, insieme a Pistoia, è infatti segnalata per la scarsa qualità dell’aria.

Valori che collocano Lucca alla posizione numero 44 in classifica generale, sesta in Toscana. Dietro a Firenze, Pisa, Livorno, Siena e Prato, ma davanti ad Arezzo, Grosseto, Massa-Carrara e Pistoia. Una graduatoria nazionale che vede Trento al primo posto, mentre Mantova e Bergamo sono seconda e il terza. All’interno della top 10 anche Bolzano, Pordenone, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Bologna e Forlì.

“Nelle città toscane in cui si è deciso di investire in modo importante sul trasporto pubblico, come a Firenze, i risultati non si fanno attendere molto, a vantaggio del benessere dei cittadini e cittadine e della qualità dell’aria,” dichiara Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile Legambiente Toscana. “Purtroppo nonostante ciò i dati sul numero di auto circolanti decrescono ancora troppo lentamente: questo conferma la necessità di attuare in tutte le città principali provvedimenti di limitazione sui veicoli più inquinanti, parallelamente al potenziamento dell’offerta di TPL e delle infrastrutture per la mobilità attiva. La stessa raccolta dei rifiuti porta a porta (singola o condominiale) ove applicata diffusamente ha consentito una crescita concreta degli indici sulla differenziata. Insomma, dove gli amministratori mostrano il coraggio di effettuare scelte chiare, talvolta impopolari nell’immediato, le performance ambientali migliorano poi concretamente a vantaggio di tutte le persone.”